Un’indagine condotta dai carabinieri della compagnia di Castelfranco ha portato alla denuncia di due giovani, un 19enne e un 16enne, per il reato di rapina aggravata in concorso. L’episodio, verificatosi lo scorso giugno nel parco Ca’ Gelsi di Istrana, ha visto un gruppo di adolescenti cadere vittima di un’aggressione violenta e di una rapina.

Secondo quanto ricostruito dalle autorità, i due indagati avrebbero aggredito un gruppo di 16enni con calci e spintoni, utilizzando metodi tipici delle cosiddette “baby gang”. Durante l’attacco, i malviventi sono riusciti a sottrarre alle vittime 15 euro in contanti, un portafoglio di marca Prada e una collana in acciaio.

L’attività investigativa, descritta come “articolata” dagli inquirenti, ha permesso di identificare i presunti responsabili in tempi relativamente brevi. La svolta nelle indagini è arrivata con una perquisizione domiciliare effettuata presso l’abitazione del minorenne coinvolto. L’operazione, autorizzata sia dalla Procura ordinaria che da quella per i minorenni, ha portato al ritrovamento della collana rubata, fornendo così una prova tangibile del coinvolgimento dei sospettati.

Questo episodio mette in luce un fenomeno preoccupante di criminalità giovanile che sembra stia prendendo piede anche in aree considerate relativamente tranquille. La rapina, avvenuta in un parco pubblico frequentato da famiglie e giovani, solleva interrogativi sulla sicurezza degli spazi comuni e sulla necessità di maggiori controlli, specialmente nelle ore serali.

Le autorità locali, pur soddisfatte per il risultato investigativo, sottolineano l’importanza della prevenzione e dell’educazione giovanile per contrastare questi fenomeni. Si sta valutando l’implementazione di programmi di sensibilizzazione nelle scuole e nei centri di aggregazione giovanile per promuovere la legalità e il rispetto reciproco.

La comunità di Istrana, scossa dall’evento, chiede ora maggiore presenza delle forze dell’ordine nei luoghi di ritrovo dei giovani. Il sindaco, in una dichiarazione, ha assicurato che l’amministrazione comunale sta lavorando in stretta collaborazione con le forze dell’ordine per garantire la sicurezza dei cittadini, con particolare attenzione alle aree frequentate dai più giovani.

Questo caso serve anche da monito per i genitori, invitati a prestare maggiore attenzione alle attività dei propri figli e a mantenere un dialogo aperto su temi come il bullismo e la violenza giovanile.

Le vittime dell’aggressione, tutte minorenni, stanno ricevendo supporto psicologico per superare il trauma subito. L’episodio ha infatti lasciato un segno profondo non solo su di loro, ma sull’intera comunità, che ora si interroga su come proteggere i propri giovani e prevenire futuri episodi di violenza.

Le indagini proseguono per chiarire eventuali altri coinvolgimenti e per verificare se i due giovani denunciati possano essere responsabili di altri episodi simili nella zona. Nel frattempo, la restituzione della collana rubata rappresenta un piccolo ma significativo gesto di giustizia per le vittime di questa spiacevole vicenda.