I Carabinieri della compagnia di Montebelluna, sotto la direzione della procura della Repubblica di Treviso, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali  nei confronti di un giovane ventenne di nazionalità italiana ritenuto gravemente indiziato del reato di rapina aggravata.

Il fatto accaduto in pieno giorno

I fatti risalgono al 28 marzo scorso, il soggetto aveva chiesto ad un 14 enne a bordo di un autobus di linea partito da Montebelluna il numero 135, di fargli provare il suo giubbotto smanicato di marca del valore di circa €200. Al rifiuto del giovanissimo, dopo alcune insistenze è spuntato un coltello con la richiesta senza mezzi termini di consegnargli il giubbotto a questo punto il possessore del capo di abbigliamento evidentemente intimorito glielo ha consegnato allontanandosi dal mezzo e tornando a casa.

Le indagini dei militari dell’arma sentite le testimonianze di altri giovani presenti sul mezzo pubblico, hanno consentito di giungere all’identificazione dell’indagato non immune da passate esperienze giudiziarie da precedenti di polizia per reati contro la persona e il patrimonio. L’aver agito in pieno giorno a bordo di un autobus con altre persone con estrema naturalezza minacciando con un coltello un giovane da lui peraltro pare non conosciuto, ha indotto il giudice di sottoporlo alla misura cautelare  degli arresti domiciliari.

Sorprendente come per ottenere ciò che desiderava salvo poi sedersi con tranquillità al suo posto come se nulla fosse successo evidenza secondo le valutazioni la spregiudicatezza e la capacità criminale dell’indagato.

L’arma usata e il bottino

I carabinieri di Montebelluna hanno rinvenuto presso l’abitazione dell’indagato il giubbotto rapinato e anche il coltello a serramanico con lama di qualsiasi undici centimetri utilizzato per compiere il gesto delittuoso.