Il loro bersaglio preferito erano le sale slot: c’è anche il figlio 19enne del rapinatore ucciso dal benzinaio Graziano Stacchio, in una tentata rapina a Ponte di Nanto nel vicentino lo scorso 3 febbraio, tra le 7 persone finite in manette a Conegliano. Finito il periodo di lutto, Alan Cassol, avrebbe subito raccolto l’eredità del padre, portando avanti l’attività criminale e diventando il capo organizzativo del gruppo. L’operazione, denominata All in, ha interessato tutta la provincia di Treviso: passati al setaccio gli accampamenti di nomadi e le abitazioni dei cosiddetti giostrai.
Associazione a delinquere finalizzata ai furti nei negozi l’ipotesi di reato per gli arrestati, tutti giovani tra i 19 e i 26 anni. Secondo gli investigatori, i ragazzi studiavano i locali da depredare e mettevano, poi, a segno il colpo di notte.
Immediato l’attacco di Matteo Salvini, leader della Lega Nord, via Twitter: In galera per furto anche figlio del “nomade” ucciso da Graziano#Stacchio. C’è ancora qualcuno che difende i Campi #Rom??? #Salvini #Lega.