“Un episodio del genere non dovrebbe trovare spazio in una provincia in cui l’integrazione è il reale lavoro quotidiano di molti soggetti istituzionali e associativi e dove sono state messe in campo molte azioni concrete per favorire la convivenza fra cittadini, lavoratori e lavoratrici, provenienti da Paesi diversi”. Commenta con queste parole Cinzia Bonan, Segretario generale della Cisl Belluno Treviso, la notizia riportata dalla stampa locale secondo cui il cliente di un bar di Conegliano si sarebbe rifiutato di farsi servire da una cameriera di origine africana per il colore della sua pelle.
“Se l’episodio dovesse essere confermato – afferma Bonan – sarebbe grave. Sono convinta che la partita dell’integrazione sia principalmente culturale e di opportunità, è importante intervenire prima che accadano fatti del genere che colpiscono lavoratrici e lavoratori che vanno rispettati e a cui bisogna dare risposte concrete, affrontando, come la Cisl sta facendo con il coordinamento Anolf 2G dedicato alle seconde generazioni di immigrati, una politica d’integrazione seria a partire dai giovani”.
“La contrattazione – prosegue Bonan – ben prima della vertenzialità, è lo strumento fondamentale per garantire pari diritti e nuove tutele attraverso la concretezza di azioni mirate alla tutela del benessere e per favorire l’integrazione nelle aziende. Le parti sociali, ad esempio, a Treviso sono state recentemente coinvolte dall’Università di Verona in un focus relativo alle buone pratiche di integrazione in fabbrica. Dobbiamo lavorare assieme per il nostro bene comune: la convivenza tollerante e solidaristica ne è il fondamento”.