Il Tribunale Amministrativo Regionale del Veneto ha rigettato il ricorso presentato da Sacaim, secondo classificato nella gara per il restauro del ponte di Rialto, accogliendo le tesi difensive del Comune di Venezia. Il ricorso doveva stabilire se una componente del costo dell’offerta della vincitrice Lares, i costi relativi alla sicurezza aziendale, andassero obbligatoriamente indicati nell’offerta economica. Una recente sentenza del Consiglio di Stato aveva infatti optato per un’interpretazione rigorosa, mentre il Comune è riuscito a dimostrare di aver agito con coerenza, seguendo le indicazioni dell’Autorità nazionale anticorruzione, della giurisprudenza più recente e dello stesso Consiglio di Stato. Ben diciassette concorrenti su diciannove avevano presentato l’offerta economica senza l’indicazione dei costi della sicurezza aziendale. Ora i lavori sul ponte, finanziati da Renzo Rosso, possono dunque proseguire.
Gigi Fincato