Grande successo scientifico per la Quarta Chirurgia e per l’Ospedale di Treviso che sono stati inseriti in uno studio multicentrico mondiale di coorte comprendente le esperienze riportate da 447 Ospedali di 55 Paesi sul trattamento dei pazienti oncologici nel periodo Covid.
La rivista, di notevole prestigio internazionale, Journal of Clinical Oncology risulta tra le più influenti nella letteratura medica internazionale e orienta le scelte di politica sanitaria nella comunità medico-scientifica. Il lustro che ha dato quindi all’ospedale di Treviso è davvero notevole.
Lo scopo del lavoro è stato quello di valutare le esperienze cliniche ottenute su 9.171 pazienti oncologici di tutto il mondo, operati in elezione per dieci differenti tipologie di tumore, in relazione alla presenza di percorsi assistenziali definiti rigorosamente separati e liberi da rischio Covid.
“L’analisi dei dati – spiega il primario della Quarta Chirurgia dell’ospedale di Treviso, prof. Giacomo Zanus – ha dimostrato che l’istituzione di percorsi strutturati Covid free intraospedalieri è un fattore imprescindibile per ottenere un minor tasso di complicanze, soprattutto respiratorie, nel post-operatorio con determinante impatto sulla sopravvivenza a medio e lungo termine. In particolare negli ospedali in grado di garantire percorsi Covid free, dal reparto di degenza alla sala operatoria e alla rianimazione, il tasso di problematiche respiratorie (inteso come incidenza di polmonite, ARDS, necessità di intubazione imprevista, prolungamento dei tempi di ventilazione meccanica) risulta inferiore in modo statisticamente significativo rispetto alle strutture ospedaliere che non presentano percorsi assistenziali adeguati. I percorsi Covid free hanno inoltre dimostrato di prevenire il rischio di infezione da Covid nei pazienti oncologici Covid negativi nella fase pre-operatoria”.