Da lunedì sera è attivo al Cà Foncello il servizio di presidio da parte degli ex carabinieri in congedo. Affiancano i vigilante e il posto fisso di Polizia. Questo a tutela degli utenti, dai pazienti agli infermieri, ai visitatori. Ed è già bilancio più che positivo per la prima nottata dei volontari dell’Associazione Nazionale Carabinieri impegnati nella sorveglianza dell’ospedale Ca’ Foncello di Treviso. Un servizio che è stato fortemente voluto dalla direzione sanitaria dell’Usl 2 per garantire un maggiore controllo di reparti e parcheggi dell’ospedale di Treviso a tutela della sicurezza del personale e dei pazienti. Una miglioria introdotta dopo alcuni episodi gravi, come l’aggressione di un infermiere al pronto soccorso, piccoli furti e sale di attesa che diventano bivacchi notturni. «La presenza dei nostri volontari è stata accolta di buon grado al Ca’ Foncello» racconta Antonello Lorenzon, presidente della Federazione interprovinciale carabinieri in congedo, «il nostro compito è di osservare e segnalare alle autorità preposte eventuali anomalie. Facciamo dei sopralluoghi dentro all’ospedale, partendo dal Pronto Soccorso, nelle aree di attesa e anche in reparto, per verificare che non ci siano malintenzionati o persone che non dovrebbero trovarsi lì. Inoltre, forniamo assistenza al personale sanitario durante il cambio di turno, accompagnandolo nel parcheggio». In divisa rossa e blu, quella ufficiale dell’Associazione Nazionale Carabinieri, i nuovi volontari saranno facilmente riconoscibili e presteranno servizio sempre in coppia, tutte le sere, dalle 20 alle 24.