Scatta l’ora X per i saldi estivi 2022. Nella prima vera estate post pandemia si apre con il rituale di sempre, messaggi e promozioni, pre saldi, capi sognati e ora scontati. Dal 20% al 50% a seconda per concludersi con gli extra sconti a fine agosto. Quest’anno i saldi coincidono con l’entrata in vigore (dal 30.06, oggi) dell’obbligo della dotazione di Pos da parte dei tutti gli esercenti e l’obbligo di accettazione anche per i micropagamenti.
Abbiamo ricordato le regole ai nostri soci – dichiara il Presidente di Federmoda Guido Pomini – poche, semplici e improntate alla massima trasparenza.
Per il resto sappiamo bene che i saldi, per il collocamento temporale, non sono più di fine stagione ma nel pieno della stagione. Le anticipazioni degli sconti, i cosiddetti pre-saldi, sono lasciati alla libera discrezionalità del commerciante. Resta intatto l’appeal del saldo, unico a richiamare flussi di pubblico nei centri storici e che rimane un momento di gratificazione importante per chi vende e per chi acquista, pur se inserito in un pullulare di iniziative promozionali che, di fatto, durano tutto l’anno.
Secondo il presidente di Federmoda Treviso Guido Pomini– “il 2022 non si è aperto nel modo migliore, i primi 3 mesi dell’anno hanno registrato cali considerevoli per i consumi di questo settore rispetto al 2021 (gennaio -9% febbraio -16,30% marzo -4,5%) complice nuovi fattori di insicurezza nello scenario nazionale e globale per poi invertire la tendenza nei mesi di aprile e maggio rispettivamente +3,5% e +5,7%”
“Il segnale sembra essere incoraggiante ed il mese di giugno appare come in tendenza con i due mesi precedenti. Non possiamo non ricordare che questo settore, a differenza di altri, è ancora lontano dal recuperare il dato pre-pandemico, però ci sono tutte i presupposti perché questo saldo estivo, possa diventare il vero spartiacque tra il recente passato ed un futuro meno incerto. Per una prima analisi degna di nota ne riparleremo ai primi di agosto”.
Le regole in sintesi:
CAMBI
La possibilità di cambiare il prodotto acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante. Tuttavia, se il prodotto è danneggiato o non conforme (come previsto dal Codice del consumo e successive modificazioni) scatta l’obbligo per il negoziante di riparazione o sostituzione, entro un congruo periodo di tempo.
Nel caso ciò non sia possibile, va prevista una riduzione del prezzo o una restituzione.
PROVA DEI CAPI
Non c’è obbligo. È rimessa alla discrezionalità del negoziante (non sono più previsti obblighi di effettuare la prova dei prodotti previa disinfezione delle mani e di utilizzo delle mascherine, anche nei camerini).
PAGAMENTI
Le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante. Dal 30 giugno 2022 per chi non accetta pagamenti con bancomat e carta di credito scatteranno le sanzioni (pari ad una quota fissa di 30,00 euro cui va aggiunta una quota pari al 4% del valore della transazione rifiutata).
PRODOTTI IN VENDITA
I capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.
INDICAZIONE DEL PREZZO
Obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, la percentuale di sconto e il prezzo finale.
Le sistemazioni sartoriali sono a carico del cliente, salvo diversi accordi.