saldi - immagine di repertorio
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Sono appena scattati i saldi, a Treviso, nei giorni scorsi. Ma la partenza è sottotono. E dopo due giorni di cartellini a prezzi ridotti si cominciano a tirare le prime somme. Al momento sono stati spesi una media di 230 euro a famiglia. dalle prime stime dell’Ascom vanno bene calzature e abbigliamento, ma non si registra nessun exploit. Anche se le associazioni dei commercianti cominciano a ragionare sulle nuove tecnologie, come l’e-commerce. La sfida è con il web. Anche se Renato Salvadori, presidente Ascom sottolinea : «Il contatto con il venditore è ancora richiesto».

Lo shopping dei trevigiani resta piuttosto tiepido nonostante i saldi: la prima settima di sconti si chiude senza il “botto”, esercenti soddisfatti a metà e stime di Ascom in linea con le previsioni. Se le prossime settimane manterranno il trend della prima, Confcommercio stima uno scontrino di circa 230 euro a famiglia nel periodo dei saldi, anche se l’indagine vera e propria, con l’elaborazione dei dati raccolti dagli associati, sarà completata soltanto nei prossimi giorni. La situazione poi varia da negozio a negozio, a seconda della categoria merceologica.

Solitamente la calzatura sia d’estate che d’inverno attira sempre molto nei saldi. Così come abbigliamento e accessori. Prende piede, soprattutto tra i giovani, l’e-commerce, che sforna offerte quotidiane. Il presidente di Ascom Treviso, Renato Salvadori, aveva già lanciato la proposta di allearsi ai colossi delle vendite online, per esempio attraverso i punti di ritiro per gli acquisti effettuati nella rete, ricordando allo stesso tempo che «otto consumatori su dieci hanno bisogno di contatto fisico, personale, con venditore e merce». Ma spesso nell’e-commerce le offerte che si trovano nei negozi digitali spesso sono semplicemente degli sconti per i cliente abituali o fidelizzati.