Vaia Crocetta 2010

Due azioni importanti e necessarie, che nascono da basi scientifiche, sono la progettazione del bacino di laminazione delle piene nelle Grave di Ciano (Comune di Crocetta di Montello), a cui si aggiunge per il basso corso  lo studio di fattibilità nel tratto da Ponte di Piave alla foce. “Opere salvavita e quindi necessarie”. E’ quanto afferma l’assessore regionale all’ambiente Gianpaolo Bottacin

9 milioni e 800mila euro per il Sandonatese

“Il nostro sguardo – ha detto l’assessore – è puntato sul basso corso del fiume Piave nel territorio di San Donà di Piave che, a più riprese, ha subito manutenzioni e aggiustamenti da parte delle nostre strutture per la salvaguardia degli abitanti rispetto al rischio alluvione. Non devono più ripetersi, infatti, eventi drammatici come l’alluvione del 1966”.

Per quanto riguarda il territorio Sandonatese sono previsti 9 milioni e 800mila euro.

Oltre 4 milioni sono stati stanziati per un intervento, per cui è stata avviata già la progettazione, che è finalizzato alla diaframmatura dell’argine in sinistra e in destra idraulica del fiume interessato, per un tratto compreso tra il ponte della Vittoria e il ponte dei Granatieri di Sardegna.

Un altro intervento nella zona di San Donà, di cui è stata avviata la progettazione definitiva e già finanziato per un importo di oltre 5 milioni e 400mila euro per opere di diaframmatura dell’argine sinistro e destro del Piave, nel tratto compreso tra il ponte dei Granatieri e la località Palazzetto (estensione di circa 2.700 metri)”.

Opere necessarie

Un’attenzione  frutto di un’implementazione del piano di opere di mitigazione del rischio idrogeologico e del miglioramento dei sistemi previsionali che è stata messa in atto atto, e che ha permesso di posizionare, negli ultimi anni, il Veneto al top non solo in Italia ma anche in Europa in tale ambito. “Non a caso – continua Bottacin – le ultime violentissime emergenze meteo che hanno investito il nostro territorio hanno sortito danni molto minori rispetto a quanto sarebbe accaduto in essenza di tali attività.

Cito solo, a titolo di esempio, l’evento di iAssessore Gianpaolo Bottacinnizio dicembre 2020 che ha fatto registrare precipitazioni maggiori rispetto all’alluvione del 1966 (quando in Veneto ci furono oltre 100 morti) e a quella del 2010 (quando ci furono 32 rotture arginali e mezza regione si allagò). Analogamente anche per l’evento del 2018, denominato Vaia. Proprio relativamente a questo ultimo, il Veneto ha ricevuto il plauso anche del Presidente della Repubblica.