Sandro Trevisan, ormai ex presidente del Comitato Regionale Veneto della FIR in quanto commissariato, ha inviato una dichiarazione alla nostra testata.
Con stupore e profondo rammarico ho appreso della decisione del Consiglio Federale di procedere al commissariamento del Comitato Regionale Veneto maturata in data di ieri, martedì 17 dicembre.
Una decisione inattesa, motivata – secondo quanto riportato testualmente nel comunicato stampa diffuso dalla Federazione – da “gravi irregolarità di gestione e gravi violazioni dell’ordinamento sportivo”, non meglio specificate e dunque allo stato di fatto non solo tecnicamente non comprensibili, ma prestabili a interpretazioni tanto libere quanto estremamente dannose.
Con orgoglio ricopro il ruolo di Presidente del Comitato dal maggio 2021, un ruolo che ho sempre cercato di interpretare con senso di responsabilità istituzionale, spirito collaborativo, rigore gestionale, onestà e massimo rispetto delle regole. Proprio per questo, un atto di assoluta gravità come il commissariamento colpisce non solo la mia persona, ma tutta una struttura che con dedizione e passione fuori dal comune lavora quotidianamente per il bene esclusivo dei Club e per lo sviluppo migliore possibile del rugby veneto, come unanimemente riconosciuto.
Nel rispetto dei rapporti istituzionali e dei procedimenti commissariali attivati, ho naturalmente richiesto gli atti sulla cui base è stata determinata la decisione, onde poter valutare le più opportune azioni a difesa e salvaguardia di un’immagine e di una reputazione che costituiscono non solo per Sandro Trevisan persona, non solo per il Presidente del CRV, ma per l’intero Comitato e per il Veneto rugbistico quanto di più prezioso possa esservi.