Oggi il primo dei due giorni di agitazione in Veneto, per i medici di base. Nella Marca trevigiana ben 700 gli ambulatori chiusi. Altri 18 giorni di sciopero previsti nel 2018. Al momento sono garantite solo visite domiciliari urgenti. «Rivolgetevi al pronto soccorso» è l’appello delle direzioni sanitarie. 

Ambulatori chiusi nella Marca nella giornata di oggi, mercoledì, e domani: nella nostra provincia sono ben 700 i medici di base che sciopereranno. A indire lo stato di agitazione sono le sigle sindacali Fimmg, Snami e Smi. Garantite solo le visite domiciliari urgenti mentre per le altre prestazioni i cittadini trevigiani saranno costretti a rivolgersi al pronto soccorso degli ospedali. Proprio per questo motivo il direttore generale Francesco Benazzi ha deciso di rinforzare, per questi due giorni, i presidi della Marca (precettata anche la guardia medica). E’ solo un assaggio di quanto avverrà il prossimo anno con altri 18 giorni di mobilitazione previsti dai sindacati.

Tante le cause dello sciopero indetto dalle sigle di base dei medici. Tra queste la mancata attivazione della medicina territoriale, gli ospedali di comunità, il sistema delle cure palliative, l’assistenza dei malati cronici. L’auspicio è quello di riavviare il dialogo con la Regione altrimenti la mobilitazione continuerà: già fissate le date dei prossimi due giorni di sciopero, il 13 e 14 dicembre.

Anche nella Marca i medici condotti non effettueranno le prestazioni per le prossime 48 ore, mentre la guardia medica non visiterà a domicilio. L’adesione si preannuncia alta, visto che si tratta di una mobilitazione unitaria che raggruppa le principali sigle sindacali: Fimmg, Snami e Smi. «Vengono garantite le sole visite domiciliari urgenti e ai pazienti in Assistenza domiciliare integrata. Per le altre prestazioni si prega di rivolgersi al Pronto Soccorso», così è scritto negli avvisi appesi fuori dagli studi medici.