Si è spento serenamente, per cause naturali (ieri 3 marzo), nella sua villetta di via Venanzio Fortunato, all’età di 97 anni, l’ing. Luciano Bagni, uno dei più noti ingegneri idraulici di Treviso.

Classe 1924, originario di Ferrara, ha svolto una brillante carriera nel campo dell’energia idroelettrica, prima alla Edison di Milano, poi alla sede veneziana dell’ENEL, di cui ha costruito le origini e ne ha guidato lo sviluppo.

Stimatissimo professionista, per vari decenni ha progettato le più importanti dighe e centrali idroelettriche in Italia e in vari paesi esteri. Ha terminato la sua carriera come dirigente centrale dell’Enel a Roma. Dal 1968 è stato residente a Treviso, dove ha vissuto felicemente. Per 64 anni è stato sposato con l’amata moglie Carla Piva, scomparsa da qualche anno, professoressa di matematica.

Lascia una famiglia unita, il figlio Roberto, le nuore Rita e Luisa e quattro amatissime nipoti: Gaia, Guendalina, Chiara ed Elena che ha sempre seguito. Dieci anni fa aveva affrontato con grande forza morale la perdita del primogenito Giorgio, noto docente di matematica, scomparso a soli 50 anni per un incidente. Da studente universitario, durante la guerra, aveva vissuto l’esperienza durissima della deportazione in Germania, di cui non voleva raccontare.

Lucidissimo fino all’ultimo e brillante nella mente, è stato un esempio di virtù umane, spirituali, morali e scientifiche, rappresentando a pieno la figura mitica dell’ingegnere “col regolo” a tutto tondo.

Il funerale si svolgerà venerdi 5 marzo alle ore 15 nella Chiesa dei Padri Carmelitani in viale Oberdan, secondo la normativa Covid e con accesso contingentato.