La sifilide è una malattia sessualmente trasmissibile nota anche mal francese o morbo celtico. Parliamo di un’infezione molto contagiosa: si stima, infatti, che ogni anno nel mondo si verifichino oltre 5 milioni di contagi.
Questa malattia è provocata dal batterio Treponema pallidum e, a seconda della gravità della sintomatologia, viene classificata in sifilide primaria, secondaria e terziaria.
I sintomi della sifilide
La sintomatologia è abbastanza varia perché la sua manifestazione di fatto può variare a seconda della gravità della malattia e del tempo trascorso dal contagio.
La fase primaria ha un periodo di incubazione di circa 3-4 settimane: inizialmente la sifilide è asintomatica, ma successivamente iniziano a comparire sul corpo delle ferite tonde (sifilomi) che interessano principalmente la zona genitale, l’ano e la cavità orale.
Nella seconda fase della malattia sopraggiungono anche anomale eruzioni cutanee e screpolature a carico di mani, piedi e tronco. La sifilide terziaria, infine, può implicare anche gravi disturbi neurologici, ossei o cardiologici.
Trasmissione e diagnosi
Questa malattia si trasmette tramite contatto diretto con i sifilomi, rapporti sessuali non protetti o durante il parto.
Per diagnosticare l’eventuale presenza del batterio e giungere così ad una diagnosi certa è necessario rivolgersi al proprio medico di fiducia. Lo specialista, infatti, prescriverà un insieme di test seriologici e di laboratorio specifici.
Cura e prevenzione
La sifilide è una malattia infettiva e si cura somministrando farmaci e antibiotici mirati. Tuttavia, prima di sospendere la terapia, è necessario verificare di aver debellato completamente il batterio così da evitare possibili complicazioni future.
Inoltre, in caso di accertato contagio, è fondamentale avvisare tempestivamente il partner con il quale si hanno avuto rapporti sessuali non protetti. Senza dimenticare che per prevenire ricadute o ulteriori episodi infettivi la miglior forma di prevenzione è utilizzare correttamente il preservativo per l’intera durata del rapporto.