Fino al 16 febbraio si possono inviare le proprie opere

 

Sarà una serata di elogio alla straordinaria potenza delle parole quella dal titolo “Parole oltre i pensieri e le emozioni”, che si svolgerà il 1° marzo all’auditorium in area Appiani a Treviso, dedicata alla loro capacità di mettere ordine nei pensieri, nelle emozioni e nelle azioni, nelle quali riconoscere quel che si ha dentro e dargli un nome. 

L’iniziativa rientra nel progetto “Il Simposio dei poeti in tour – parole in libertà”, promosso dal  Dipartimento di Salute Mentale (DSM) dell’Ulss  7 e che coinvolge i DSM di varie Ulss tra i quali quello trevigiano, evento in cui poeti affermati, dilettanti e chiunque desideri esprimersi attraverso la poesia ha la possibilità di presentare i proprio versi alla platea presente.

“La partecipazione degli utenti dei Centri Diurni a questo evento, patrocinato dal Comune di Treviso e sostenuto dai Centri di Promozione Salute Mentale, sarà importante perché la serata vuole essere uno strumento di sensibilizzazione e avvicinamento tra il mondo della salute mentale e la realtà circostante, per l’abbattimento dello stigma e del pregiudizio che ancora circondano i temi della malattia mentale”, le parole della dr.ssa Carola Tozzini, direttore del Dipartimento.

Chi volesse partecipare a “Parole oltre i pensieri e le emozioni” con i propri componimenti può inviare il materiale, entro il 16 febbraio, alla mail simposiodeipoeti@aulss2.veneto.it specificando se si desidera che siano letti da altri oppure in prima persona. L’evento è aperto a tutti coloro che vorranno proporre le proprie opere e/o ascoltare quelle altrui.

Le presentazioni del 1° marzo, ore 20.30, saranno accompagnate da intermezzi musicali eseguiti da artisti locali presso l’auditorium Fondazione Cassamarca, in Piazza delle Istituzioni 7, a Treviso.

“Ringrazio i promotori dell’iniziativa e tutti coloro che parteciperanno perché attraverso l’arte della poesia si può creare una cultura di comune appartenenza, sensibile e consapevole, per superare l’isolamento di chi, ancora oggi, è spesso vittima del pregiudizio sul disagio psichico”, il commento del direttore generale, Francesco Benazzi.