Alessandro Berton, Presidente di Unionmare Veneto
Alessandro Berton, Presidente di Unionmare Veneto

Di fatto, quello di dicembre era stato l’incremento più alto di sempre sui canoni demaniali marittimi.

A livello nazionale, il calcolo dei canoni viene adeguato agli indici Istat sull’inflazione. Per il 2023, invece, l’aumento è stato calcolato facendo la media sul paniere Istat tra i prezzi all’ingrosso (+40%) e i prezzi al dettaglio (+9%) del 2022, portando quindi al balzo del +25%.

Con la recente ordinanza (numero 2510 del 21 giugno 2023), il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso proposto dall’avvocato Valerio Migliorini per conto di un concessionario demaniale di Rosolina Mare, sospendendo il decreto ministeriale che aveva stabilito l’aumento.

Queste le dichiarazioni del presidente di Unionmare Veneto, Alessandro Berton, in merito alla sentenza del Consiglio di Stato che ha sospeso l’aumento del 25% dei canoni demaniali deciso lo scorso dicembre dal Ministero delle Infrastrutture.

“Abbiamo accolto con grande favore l’ordinanza del Consiglio di Stato che di fatto ha decretato illegittimo il decreto 321 del 30 dicembre scorso. Già a suo tempo avevamo sottolineato l’inopportunità di questa accelerazione, un aumento così importante che finiva di fatto per penalizzare il Veneto, un territorio virtuoso dove da tempo i canoni demaniali minimi non sono presenti e già vengono indicizzati su quella che è la dimensione in metri quadrati delle concessioni. Più volte in questi mesi abbiamo ribadito come il tema della questione balneare debba essere affrontato in una riorganizzazione organica del settore e non con degli scatti in avanti com’è stato appunto il caso del decreto di dicembre. Un plauso al collega di Rosolina promotore di questa iniziativa che in qualche modo ha accolto la denuncia che anche Unionmare Veneto ha fatto dal primo istante, ovvero lamentare che questo aumento avrebbe finito per penalizzare alcuni territori, e il Veneto in particolare essendo la regione che più contribuisce al versamento dei canoni demaniali rispetto ad altri territori costieri italiani.

L’aumento per il momento è stato sospeso, e il provvedimento riguarda solo l’azienda che ha presentato questo ricorso. Proprio per questo già la settimana scorsa ci siamo confrontati al nostro interno supportati anche dal nostro team legale. Abbiamo già preso contatto anche con l’agenzia del demanio proprio per avviare un’azione collettiva per far si che tutti i concessionari che afferiscono al nostro sistema possano nei prossimi giorni presentare un ricorso pluralistico e collettivo.

Ricordo che il Veneto è la regione che paga di più dal punto di vista dei canoni demaniali. Andiamo dalla situazione più importante della Bibione Spiagge, con oltre 600mila euro di canone annuo, che avrebbero quindi avuto un incremento di 150mila euro, ma ci sono anche i 300mila euro di Caorle, i 250mila euro del Lido di Venezia, solo per fare alcuni esempi. Il nostro tessuto imprenditoriale balneare è composto principalmente da maxi concessionari, che quindi pagano molti soldi.

Questo aumento sarebbe stato dannoso anche perché le aziende, in una stagione così difficile come si sta dimostrando quella corrente, avevano fatto un grande sforzo per assorbire l’aumento dei costi per fare in modo che non si ripercuotessero sull’utente finale. I prezzi per la stagione 2023, infatti, non hanno subito aumenti, proprio per far fronte a questa situazione.

Stiamo indubbiamente vivendo una stagione molto difficile, il mese fi giugno si è chiuso in maniera abbastanza generalizzata con il segno meno un po’ in tutta Italia, anche qui in Veneto. Sicuramente non siamo stati fortunati con le condizioni metereologiche, confidiamo adesso che i due mesi centrali dell’estate e con settembre ci possano permettere di ripartire e ottenere dei risultati in linea con le stagioni precedenti. Ricordiamo che la performance turistica non è solo una questione imprenditoriale, ma anche legata alle importanti ricadute sociali e occupazionali che questa forma di economia sviluppa nel territorio. Viviamo quindi un momento non semplice, ma continuiamo a guardare avanti con ottimismo anche se la situazione generale continua ad essere molto critica”.