Nervesa della Battaglia: 40^ festa dei funghi, 27 settembre – 2 ottobre

In coincidenza con l’inizio della stagione dei funghi l’Ulss 2 assicura, come ogni anno, il controllo sulla commestibilità dei funghi freschi raccolti dai privati. I controlli sono  gratuiti, proseguiranno fino al termine della stagione di raccolta e vengono effettuati in tutti e tre i Distretti con i seguenti orari:

  • Distretto Treviso: Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione, sede La Madonnina in via Castellana 2 a Treviso,  ogni giorno dal lunedì al venerdì dalle  12.30 alle 13.00;
  • Distretto Pieve di Soligo: Ufficio Tecnici della Prevenzione di Conegliano, via Manin 110 (presso ospedale De Gironcoli), dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle ore 9.30;
  • Distretto Asolo: Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione di Montebelluna, in via Alighieri n. 12 dal lunedì al giovedì dalle ore 8,00 alle ore 8,30 e dalle 13,30 alle 14,00 e il venerdì dalle 8,00 alle 8,30.

Al di fuori dei suddetti orari è comunque possibile richiedere, previo appuntamento telefonico con il Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione, un  controllo sui funghi raccolti.

I funghi da sottoporre a controllo micologico devono essere:

  • freschi, sani ed in buono stato di conservazione (non tarlati, ammuffiti, fermentati, fradici, eccessivamente maturi);
  • interi (non recisi o tagliati, spezzettati, lavati, raschiati o comunque privi di parti essenziali per il riconoscimento);
  • puliti da terriccio, foglie e/o altri corpi estranei.

Si ricorda inoltre che chi intende raccogliere funghi deve munirsi di titolo per la raccolta rilasciato dagli Enti preposti (es. Comunità Montane, Comuni, ecc.).

E’ fondamentale non fidarsi delle credenze popolari o di metodi empirici per valutare la tossicità dei funghi raccolti.  L’unico metodo sicuro per l’identificazione delle specie commestibili è la classificazione sulla base delle loro caratteristiche, eseguita da personale appositamente formato. La maggior parte delle intossicazioni è determinata da funghi velenosi raccolti da persone inesperte ma, anche, da funghi generalmente commestibili, raccolti in luoghi inidonei o cucinati in modo non appropriato. E’ dunque opportuno sottoporre a controllo micologico tutti i funghi freschi raccolti, prima di consumarli, in modo da avere la certezza che si tratti di specie commestibili. Si ricorda inoltre che tutti i funghi vanno consumati ben cotti, poiché crudi sono scarsamente digeribili, se non addirittura tossici. Il comune “chiodino” (Armillaria mellea), il fungo più raccolto nella zona pedemontana, è notoriamente tossico da crudo e diventa commestibile da cotto: richiede pertanto una prebollitura di almeno 15-20 minuti, l’eliminazione dell’acqua, e la successiva cottura definitiva. In caso di comparsa di sintomi associabili al consumo da funghi, anche se mangiati giorni prima, ci si deve recare, al più presto, al Pronto Soccorso.

 

Il Ministero della Salute, in collaborazione con il Centro Antiveleni dell’Ospedale Niguarda di Milano, ha realizzato un opuscolo dal titolo: ”I funghi: guida alla prevenzione delle intossicazioni”, consultabile al seguente link http://www.salute.gov.it/portale/salute/p1_5.jsp?lingua=italiano&id=197&area=Vivi_sicuro

che contiene utili informazioni per la raccolta, la conservazione, il consumo e l’acquisto.