Ad aprile 380 studenti delle scuole medie trevigiane hanno incontrato una delegazione della fondazione Callescuela, ente solidale impegnato nell’aiuto ai bambini lavoratori in Paraguay. L’iniziativa si è svolta nell’ambito di “Sconfinamenti”, progetto che proseguirà nel prossimo biennio.
Anna Corò, Presidente Volontarinsieme OdV: “Un’azione formativa con risultati molto positivi: tanti ragazzi hanno già espresso la volontà di intraprendere un percorso di volontariato attivo”

Incontrare dal vivo gli operatori di una realtà solidale, impegnata nel contrasto alla povertà educativa in Sudamerica. Toccare con mano un esempio di impegno sociale, concreto e quotidiano, per stimolare i giovani ad essere a loro volta cittadini attivi e globali, protagonisti anche nel mondo del volontariato. Questo l’obiettivo degli incontri svolti nelle scuole trevigiane nell’anno scolastico 2023-24 nell’ambito del progetto “Sconfinamenti”. L’iniziativa ha visto coinvolti complessivamente 380 studenti di 19 classi di 3 scuole medie (Istituto Comprensivo Felissent di Treviso, IC di Casale sul Sile e IC di Silea), oltre a 40 docenti.

Nel mese di aprile gli studenti hanno incontrato una delegazione sudamericana della Fondazione Callescuela. Una realtà solidale operante dal 1983 in Paraguay per aiutare i bambini lavoratori, creando per loro spazi educativi, combattendo lo sfruttamento e accompagnandoli verso la consapevolezza in un percorso di riconoscimento dei loro diritti.

A raccontare i progetti realizzati da Callescuela in Paraguay sono stati Matilde Aliende, Educatrice e Coordinatrice per l’accompagnamento della fondazione, e Thiago Samuel Coronel Blanco, membro del Gruppo Comunitario Integrato dei Lavoratori Adolescenti (GIAT), ragazzo che aiuta quotidianamente i coetanei a migliorare le proprie condizioni di vita. La delegazione paraguaiana ha potuto raccontare la propria esperienza di impegno quotidiano a fianco di bambini e adolescenti in situazione di estrema povertà in Paraguay. Un racconto toccante che ha emozionato gli studenti, coinvolti in un momento di profonda riflessione e vera commozione.

Gli incontri si sono svolti nell’ambito di “Cittadinanza educ-attiva”, il primo dei sette ambiti in cui si sviluppa “Sconfinamenti. Uscire dai propri confini per crescere una comunità educante”. Progetto di rete che coinvolge 18 partner tra enti pubblici e del Terzo Settore sul tema delle povertà educative, di cui è capofila Volontarinsieme OdV. Un progetto dedicato a favorire nei ragazzi il senso di appartenenza alla comunità, la partecipazione, la solidarietà e l’inclusione, oltre a stimolarli a partecipare in prima persona ad attività di volontariato.

Il percorso “Cittadinanza educ-attiva” (prima azione d’intervento di “Sconfinamenti)” ha visto coinvolti i 380 ragazzi in un percorso sviluppato durante l’anno scolastico 2023-24 attraverso attività svolte a scuola. Tra queste, un incontro dal titolo “TRUSTTi racconto una storia, la tua” a cura di Fondazione Pime Onlus e dedicato al tema dell’autobiografia e dell’identità personale di ragazzi e ragazze. “Fuori di sé, narrarsi per aprirsi all’altro” è invece il titolo di un secondo incontro curato ancora da Fondazione Pime Onlus sul tema delle relazioni tra giovani e dell’incontro con l’altro.

 “Cittadini del mondo” è invece l’approfondimento proposto da Federazione Mani Tese per affrontare tematiche di portata globale, come cambiamento climatico, povertà e diritti umani. A chiudere il percorso formativo, l’incontro con la delegazione paraguaiana organizzato da NATs per… OdV con il titolo “Ragazzi e ragazze dell’altro mondo”. A completare il tutto alcune attività di formazione per una quarantina di docenti dei tre istituti, incentrate sull’approccio interculturale nei processi educativi.

“L’idea è di dare ai ragazzi un esempio positivo per suscitare in loro maggior senso civico e la voglia di impegnarsi attivamente nella comunità, facendo volontariato – spiega Anna Corò, presidente di Volontarinsieme OdV, capofila nel progetto ‘Sconfinamenti’ – grazie all’incontro con operatori impegnati in progetti solidali e agli approfondimenti svolti, i ragazzi hanno potuto toccare con mano cosa significa fare qualcosa per l’altro. Un’esperienza profonda ed emozionante che ha già dato ottimi risultati: molti ragazzi hanno già espresso il desiderio di impegnarsi in prima persona nel mondo del volontariato”.