Il Tai Chi è una disciplina tradizionale cinese: nata come arte marziale, si è evoluta come ginnastica dolce di benessere e può offrire un valido aiuto nella gestione dell’ansia.

Tai Chi: respirazione e autoascolto

L’osservazione del proprio respiro, l’autoascolto è uno strumento che tutti hanno a disposizione, ma che di fatto poche persone sono in grado di “sfruttare” al meglio. Tuttavia, “fare un bel respiro” è una pratica che può regalare naturalmente grande armonia.

Portare la propria attenzione sul respiro, infatti, è una meditazione semplice e utile per liberarsi dalla pressione degli stimoli esterni. Significa stare nel qui e ora, trovare un momento di quiete e attivare dei processi psicocorporei che aiutano a ridurre ansia e stress.

Come si esegue

Un primo consiglio è quello di stare in piedi (o in posizione comoda) e posare le mani sull’addome, sotto all’ombelico, una sopra l’altra. Così, infatti, è più facile “ascoltare” i movimenti del diaframma, che si alza e si abbassa ad ogni atto respiratorio e che porta il ventre a gonfiarsi e sgonfiarsi.

Gli occhi possono essere aperti o chiusi: la cosa importante è prestare attenzione a che cosa cambia dentro di voi mentre respirate. La mente non è passiva ma attiva, perché registra sensazioni ed emozioni, e questa attività permette al praticante di conoscersi meglio.

Praticare la costanza

Bastano 5-10 minuti di allenamento, purché ripetuti ogni giorno, per donare benessere e tranquillità interiore.

Questa pratica induce a dedicare a se stessi più tempo, dona migliore consapevolezza di sé e offre anche un valido aiuto per attingere a risorse personali inaspettate.