Tra gli sport, il tennis è sicuramente uno degli sport più sicuri dal punto di vista sanitario: è individuale, senza contatto fisico, si gioca all’aperto. Per tale motivo, d’intesa con la Federazione Italiana Tennis ed il Comitato Regionale Veneto, con una articolata e-mail, inviata per conoscenza al Sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, il Tennis Club Mestre ha chiesto al Governatore Luca Zaia di poter ripartire dal 4 maggio, anche a titolo sperimentale. “Per superare gli steccati dettati dall’emergenza – spiegano dal Tc Mestre -, ci siamo autoimposti delle regole drastiche, ad esempio, autocertificazione della temperatura al di sotto dei 37°, sanificazione dell’impianto con accesso limitato ai bagni, spogliatoi e docce chiusi, entrata ed uscita dall’impianto con mascherina e guanti, panchine munite di gel disinfettante ai lati opposti, assenza di spettatori. In pratica, abbiamo seguito, adattandole, le indicazioni date dall’Università di Padova alle aziende in tema di ‘modello organizzativo anti Covid’.
Ovvio che in periodi di crisi sanitaria con pesanti ripercussioni economiche il primo pensiero è volto verso la salute dei cittadini, in questo ambito lo sport, soprattutto dopo il lungo periodo di quarantena, acquista una forte valenza sia a livello psichico che fisico sulla popolazione”.
Roberto Pea, presidente del tennis Club Mestre: “In vista della ripartenza, stiamo avendo forti pressioni da cittadini e genitori per poter -riaprire al gioco del tennis- il Tennis Club Mestre che, ricordo, opera nell’impianto di proprietà del Comune di Venezia sin dal 1950 e, a memoria dei vecchi soci, non si era mai visto un periodo simile. Comunque vogliamo mandare un segnale di positività e di ripresa, se ci sarà consentito. Colgo l’occasione per accomunarmi ai ringraziamenti a tutta la –filiera- sanitaria che con professionalità e abnegazione si è presa cura della popolazione”.
Pasquale Marotta, direttore sportivo del Tennis Club Mestre: “Speriamo che il Governatore Zaia ed i suoi collaboratori recuperino un momento per valutare la nostra richiesta. Richiesta sostenuta dalle tante pressioni che in questi giorni, in vista della ripartenza, tante famiglie ci hanno fatto pervenire. Siamo consapevoli che il momento richiede la massima attenzione sanitaria, guai ad abbassare la guardia, ed è quello che abbiamo cercato di fare attraverso il piano predisposto”.