Manca ormai un mese al Treviso Comic Book Festival, il festival internazionale di fumetto e illustrazione della città di Treviso in programma dal 26 al 29 settembre prossimi, ma si entra già nel vivo con uno degli annunci più attesi, quello della sede della Mostra Mercato: il cuore commerciale della manifestazione culturale che nelle due giornate del 28 e 29 settembre si terrà all’ex Questura di Treviso in via Carlo Alberto, grazie alla concessione della nuova proprietà dello stabile, la società Carlo Alberto nella persona di Roberto Alibardi. Ancora una volta, dunque, il Treviso Comic Book Festival offre a residenti e visitatori la possibilità di vivere un luogo chiuso della città, come già fatto in passato con l’ex Umberto I e con Palazzo Ex Ance. La struttura per l’occasione sarà aperta al pubblico dopo anni di chiusura e preparata a ospitare editori, autori, autoproduzioni, negozianti e soprattutto a rifarsi scoprire dai trevigiani e accogliere i numerosi partecipanti italiani ed esteri del TCBF.
Dopo aver annunciato tutti gli ospiti della 16° edizione, composta come sempre da 15 mostre con autori da USA, Canada, Giappone, Regno Unito, Germania e altri Paesi, lo staff del Treviso Comic Book Festival scalda dunque i motori preparandosi a una nuova edizione davvero speciale.
“Anche quest’anno, nonostante le sempre maggiori difficoltà nella ricerca di una sede adeguata ad accogliere la mostra mercato, siamo riusciti a trovare una sede davvero affascinante: il palazzo di via Carlo Alberto che ospitava la Questura prima del suo trasferimento all’Appiani – commentano gli organizzatori del Treviso Comic Book Festival – Si tratta dell’ennesima sfida che il TCBF lancia alla città, per la città: faremo riscoprire a tutti un luogo chiuso e dimenticato da quasi dieci anni e valorizzeremo il quartiere. Questo, grazie alla sensibilità della proprietà, nella figura di Roberto Alibardi, e di Fondazione Cassamarca che ci ha aperto il dialogo. Ma anche una vera impresa per noi – sottolineano dal TCBF – un esborso economico non indifferente e un grande impegno in termini di energia per predisporre i locali dello stabile da così tanto tempo in disuso. Siamo anche certi che la città saprà ricambiare il nostro sforzo, perché vogliamo ancora una volta rendere Treviso la capitale europea del fumetto e dell’illustrazione”.