Nel primo lotto della terza corsia della A4 (Quarto d’Altino- San Donà di Piave), su un totale di 1.251 piante attualmente presenti nelle nuove aree boscate a Querco-Carpineto messe a dimora nel corso dei lavori, ogni anno vengono assorbite circa 115 tonnellate di anidride carbonica. Un risultato eccellente, dal punto di vista ambientale, a cui si aggiunge la scoperta che alcuni uccelli – tra cui anche specie molto rare – hanno eletto a oasi di biodiversità i 22 bacini idraulici (impianti di trattamento di acqua piovana) costruiti in quel tratto.

A verificare l’effettivo successo delle aree verdi è stato il monitoraggio costante – effettuato dai consulenti di Autovie – degli oltre 17 mila alberi e delle 90 mila piante che rappresentano oggi il corridoio verde del primo lotto. Lo studio ha permesso di controllare che le opere di mitigazione ambientale svolgessero al meglio la loro funzione ossia quella di ridurre il più possibile l’impatto dell’opera sul territorio.

Anche la costruzione dei bacini idraulici ha contribuito a migliorare l’ambiente. In questo caso si tratta di impianti che trattengono l’acqua piovana in surplus – raccolta attraverso dei fossi di guardia o canalette – e dopo averla trattata la restituiscono pulita alla rete idrografica in modo graduale.  Tra tutti i bacini idraulici quelli che, per configurazione, si avvicinano di più, come tipologia, ad uno stagno naturale (sponde inerbite e più dolci rispetto a quelle in cemento, fondo con più livelli di profondità) sono diventati un punto di attrazione per alcune specie di uccelli che hanno scelto proprio questi luoghi per alimentarsi, svernare e in alcuni casi nidificare: dal martin pescatore, all’airone cenerino, dal marangone minore (una sorta di piccolo cormorano) a specie più comuni come lo scricciolo e il fringuello che ne frequentano le bordure. La tipologia di vegetazione acquatica che si è adattata meglio è stata quella elofita ossia quella che emerge dall’acqua come il fragmiteto (cannucce di palude). Maggiore è stato il successo di attecchimento del canneto, maggiore è stata la presenza dell’avifauna. Il canneto fornisce, infatti, riparo, risultando un punto attrattivo per la nidificazione di alcune specie. Tra queste ci sono la gallinella d’acqua, la folaga, il tuffetto, il germano reale: tutte specie acquatiche. È stata inoltre rilevata la presenza di una specie di uccello molto importante poiché di interesse comunitario: il cavaliere d’Italia.