Ha riaperto ad Aprile il trenino della Valcellina, in Friuli: tra canyon a strapiombo, acque cristalline e scorci mozzafiato
Azzurro. Ocra. Verde. Il lago. La montagna. E poi i canyon. Le rocce e i dirupi. Lo sguardo che si perde fin laggiù. E poi la vista. Mozzafiato. Mentre il treno fugge via.
Ha riaperto ad Aprile il trenino della Valcellina. Una suggestiva esperienza turistica che da alcuni anni permette di addentrarsi fra le rocce a strapiombo di uno dei più spettacolari canyon italiani, la Forra del Cellina, perla delle Dolomiti Friulane. Scavata nella roccia in milioni di anni dal torrente Cellina, che scorre azzurro e limpidissimo, fra Barcis e Montereale, prima del suo sbocco nell’alta pianura pordenonese, la forra è un susseguirsi di scorci e fenomeni di erosione, all’interno di un’area di grande interesse naturalistico e paesaggistico, tutelata come Riserva naturale dal Parco Naturale delle Dolomiti Friulane.
Il trenino è un piccolo treno rosso e il percorso è quello della vecchia strada (ora chiusa al traffico) che dal lago di Barcis portava a valle, un tempo l’unico collegamento con la pianura.
Si sale proprio a Barcis dunque, si siede comodamente nelle belle poltroncine e via. Man mano che si procede,viene trasmessa una descrizione registrata che illustra le caratteristiche del paesaggio, le curiosità e i principali punti di interesse. L’itinerario dura circa un’oretta e tocca anche alcuni borghi della Valcellina.
Una volta scesi i più temerari possono provare anche il grande ponte tibetano: un ponte lungo 55 m che permette di attraversare in tutta sicurezza la Forra e di godere di una veduta unica dell’ambiente e del canyon sottostante. E’ inoltre possibile abbinare l’attraversamento del Ponte all’escursione con guida naturalistica alla scoperta dell’Androne Carsico.
Biglietterie:* località ponte Antoi Barcis e località Molassa Andreis
– orari: 10.00-18.00 (ultimo ingresso ore 17.00)
– tariffa:*3€/persona
– tel: +39 0427 87333