Francesco Favilli e Filippo Zanin, colleghi all’azienda Scarpa, non hanno più fatto ritorno. I corpi ritrovati dal sorvolo dell’elicottero Falco
È una terribile tragedia quella che si è consumata sulla Marmolada ieri, martedì 3 settembre. Due alpinisti trevigiani, Francesco Favilli e Filippo Zanin, hanno perso la vita durante un’escursione sul celebre ghiacciaio dolomitico.
Favilli, 43 anni, originario di Venezia ma da tempo residente nell’asolano, e Zanin, 36 anni, entrambi manager dell’azienda di calzature per l’outdoor Scarpa, non hanno più fatto ritorno dalla loro gita in montagna, facendo scattare l’allarme durante la notte.
Il ritrovamento dei corpi
La mattina di oggi, mercoledì 4 settembre, durante una ricognizione aerea effettuata dall’elicottero Falco, sono stati individuati i corpi senza vita dei due alpinisti. Le circostanze esatte dell’incidente sono ancora da chiarire, ma sembra che i due uomini siano precipitati già durante i primi tiri della loro scalata.
Le squadre di soccorso, allertate dalla moglie di uno dei due alpinisti, avevano perlustrato la zona nella notte senza però riuscire a localizzarli. Solo il sorvolo dell’elicottero Falco la mattina successiva ha permesso di ritrovare i corpi, che sono stati poi recuperati e trasportati alla cella mortuaria di Rocca Pietore.
Il ricordo dei colleghi
I colleghi di Favilli e Zanin all’interno dell’azienda Scarpa hanno espresso profondo dolore e cordoglio per la tragica scomparsa dei due uomini. Definiti come “persone speciali, esperti e appassionati di montagna”, i due alpinisti erano stimati professionisti nell’ambito del marketing e del brand management dell’azienda.
La notizia del ritrovamento dei loro corpi ha gettato nello sconforto l’intera azienda, che perde due figure chiave e, soprattutto, due amici.
Le indagini per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente sono tuttora in corso, mentre la comunità locale si stringe attorno alle famiglie delle vittime in questo momento di profondo dolore.