Cinquanta posti, 375mila euro di contributi ministeriali per il 2016, 639 per il 2017. Il Comune di Treviso, insieme ad altri 9 comuni del territorio Casier, Casale, Mogliano Veneto, Silea, Ponzano Veneto, Maserada sul Piave, Monastier, Preganziol e la cooperativa la ‘S’ sono risultati vincitori del bando per il progetto SPRAR emanato dal Ministero dell’Interno. La comunicazione ufficiale è arrivata ieri mattina con la pubblicazione della graduatoria. Il costo complessivo del progetto che prevede l’accoglienza nei comuni aderenti è di 395mila euro per l’anno in corso e di 673 per il 2017. Il cofinanziamento comunale è di 19775 per il 2016 e di 33728 per il 2017.
“Una buona notizia che va nella direzione che abbiamo da sempre sostenuto ovvero che il modello da seguire è quello dell’accoglienza diffusa – dichiara il sindaco di Treviso Giovanni Manildo – creiamo così le condizioni per garantire i diritti della comunità che accoglie e per assicurare che l’accoglienza avvenga secondo delle regole chiare, così da evitare situazioni che potrebbero trasformare l’accoglienza in business”.
Inoltre in base alla circolare ministeriale emanata dal Prefetto Morcone i Comuni aderenti alla rete Sprar verranno alleggeriti da altre forme di accoglienza straordinarie, rispetto alle quali peraltro sindaco e assessore si sono già detti fortemente contrari: “Numeri minori in più luoghi, così da contemperare le esigenze tra chi accoglie e chi viene accolto”.
“Ora la cooperativa con cui l’amministrazione ha progettato il servizio continua nella ricerca di appartamenti in affitto che garantiscano quella diffusione dell’accoglienza che ci pare il fiore all’occhiello del progetto Sprar – dichiara l’assessore alle politiche per l’integrazione del Comune di Treviso Anna Caterina Cabino – Si tratta solo del primo passo; i comuni aderenti alla rete e le associazioni che abbiamo già coinvolto saranno tutte impegnate nel tradurre il progetto in realtà attivando tutti quei percorsi di integrazione effettiva e di accompagnamento sul territorio.
Inoltre a fronte di 10mila posti messi a bando e di 221 domande che davano copertura per circa 5mila posti non tutte hanno ricevuto il finanziamento . Il che – chiude l’assessore – dimostra che il progetto presentato da Treviso e dagli altri comuni in rete e dalla S è di qualità”.
Matteo Venturini