Treviso primo Comune della Marca a promuovere i progetti utili alla collettivita’ per i beneficiari del reddito di cittadinanza
Nella giornata di oggi hanno preso servizio cinque persone
Nella giornata di oggi cinque persone ritenute idonee e beneficiarie di Reddito di Cittadinanza hanno preso servizio nel primo dei Progetti Utili alla Collettività, attraverso la consegna nelle farmacie e porta a porta di materiale informativo del Comune di Treviso contenente le iniziative di sostegno e supporto alla cittadinanza fra le quali il numero verde per anziani, lo Psicologo nei Quartieri e le informative contro l’usura.
A breve, compatibilmente con l’andamento dell’emergenza Covid-19, verranno formalmente attivati anche i progetti successivi che vedranno gli stessi soggetti impegnati nell’attività di accoglienza e di informazione al pubblico in occasione di eventi o manifestazioni, supporto alle attività di assistenza e vigilanza musei ed in occasione di eventi o manifestazioni museali.
«Siamo particolarmente orgogliosi di essere riusciti ad avviare, primi in provincia di Treviso, due Progetti di Utilità Colettiva (PUC) approvati dall’INPS e diretti ai beneficiari del Reddito di Cittadinanza», afferma l’assessore alle Politiche Sociali, Gloria Tessarolo.
«In Veneto sono 77 i progetti approvati anche se purtroppo il Covid ha rallentato le procedure di attivazione. La misura del reddito di cittadinanza prevede che la persona beneficiaria presti da 8 a 16 ore di servizio nel Comune di residenza. Attivare questi progetti prevede un iter burocratico affatto semplice, ma grazie all’impegno del settore Politiche Sociali e dell’assessore Alessandro Manera siamo riusciti a farci carico di due progetti uno afferente al sociale e uno alla cultura, che vedranno nei prossimi mesi diverse persone impegnate in servizi di pubblica utilità. Sono 755 i titolari di Pensione di Cittadinanza o Reddito di Cittadinanza a Treviso, di questi 160 sono idonei a progetti PUC». «Il Comune di Treviso è in prima linea in questa azione», chiude Tessarolo.
«Non appena le condizioni sanitarie legate all’emergenza Covid lo consentiranno, andremo coinvolgere anche il mondo del volontariato e il Terzo settore. Avviare i PUC ha un valore importante per il beneficiario che sente di dare qualcosa alla sua comunità, ma anche per l’ente pubblico proponente, perché le politiche sociali si fondano su progetti dedicati alle persone in un’ottica di rafforzamento delle capacità e competenze individuali».