Ospedale dell'Angelo, un intervento chirurgico
Ospedale dell'Angelo, un intervento chirurgico
Poco più che cinquantenne, un paziente era stato aggredito da un grosso tumore maligno in pieno torace; all’Ospedale dell’Angelo è stato sottoposto ad un intervento di 7 ore, che lo ha liberato dal tumore e gli ha ricostruito l’intera parte anteriore del torace.
Il paziente, originario di Jesolo, era ricoverato presso il reparto di Chirurgia toracica: l’équipe guidata dal dottor Cristiano Breda aveva l’incarico preliminare di verificare la natura della neoformazione formatasi all’interno della parete toracica anteriore, nella zona sterno-costale. Eseguita la biopsia della massa, purtroppo riconosciuta come un tumore maligno. “L’esame istologico ha confermato che si trattava – sottolinea il dottor Breda – di un condosarcoma, una forma peraltro rara, di tumore maligno primitivo dell’osso e della cartilagine. Abbiamo quindi avviato un consulto interno, sottoponendo il caso al nostro “Gruppo oncologico multidisciplinare per le patologie toraco-polmonari”. Ed insieme agli specialisti del GOM abbiamo valutato come la chemioterapia non fosse indicata nel caso specifico, e abbiamo delineato le linee operative per la rimozione chirurgica della massa”.
In considerazione della complessità e della durata dell’intervento, che sarebbe stata inevitabilmente lunga, all’Ospedale dell’Angelo è stata organizzata una sala operatoria dedicata per tutta la giornata, e si è proceduto all’attivazione di due specifiche équipe chirurgiche, una di chirurgia toracica, diretta dal Primario Breda, e una di chirurgia plastica, guidata anche qui dal Primario, il dottor Eugenio Fraccalanza. “L’intervento è durato sette ore circa – spiega il dottor Breda – ed è consistito in primo luogo nella demolizione della parete toracica anteriore, compresi lo sterno, la parte anteriore delle prime quattro coste da entrambi i lati, i muscoli pettorali e la pelle che li ricopriva, ossa e tessuti che il tumore aveva coinvolto. Rimossa così la neoformazione maligna è stato necessario procedere alla ricostruzione della parete toracica anteriore, con impianto protesico composito sintetico”. Questa seconda fase poteva dirsi completata solamente con un complesso lavoro di chirurgia plastica: “La ricostruzione protesica della parete toracica – sintetizza il dottor Fraccalanza – ha riguardato sterno e coste, muscoli e cute, ed è stata coperta mediante la rotazione di ampio lembo muscolo-cutaneo della parte laterale del torace di sinistra”.
Il decorso postoperatorio si è svolto regolarmente, e il paziente è stato dimesso: “Come ogni paziente colpito da neoplasia – spiegano i chirurghi – il soggetto operato seguirà il programma di follow up oncologico periodico. “Ancora una volta – sottolinea il Direttore Sanitario dell’Ulss 3 Serenissima, Giovanni Carretta – all’Ospedale dell’Angelo si è potuto compiere un intervento particolare e complesso grazie alla sinergia collaborativa tra diverse équipe specialistiche chirurgiche. E ancora una volta un intervento particolare e complesso, in questo caso su un paziente oncologico, ha dimostrato la praticabilità della via chirurgica e si conclude con l’ottimo risultato clinico della dimissione senza necessità di chemioterapia adiuvante”.