Umana Reyer-Allianz Geas
Umana Reyer-Allianz Geas

L’Umana Reyer femminile ha rischiato davvero contro l’Allianz Geas. La squadra di coach Mazzon, una delle due favorite per la vittoria della Coppa Italia in corso di svolgimento a Torino, stava per essere eliminata in semifinale. Invece nel finale, con la grinta, le ragazze veneziane sono riuscite ad avere la meglio su un avversario che sembrava poter essere facilmente domabile dopo i primi dieci minuti di gioco.

Il primo quarto, infatti, è stato letteralmente dominato dalle orogranata. Solo appena quattro i punti concessi dalle lagunari, in grado di far bene in attacco con 20 punti realizzati. Canestri ben distribuiti tra le varie giocatrici dell’Umana, mentre per Sesto San Giovanni percentuali basse. Buon inizio anche del secondo periodo con un +20 (24-4) che evidentemente ha addormentato le giocatrici della Reyer. Si passa, quindi, dopo sei minuti di gioco al 28-12. Una situazione ancora sostanzialmente gestibile.  Poi un totale blackout, con un parziale di secondo quarto pari a 10-21.

Chi si aspetta che l’intervallo possa risvegliare le ragazze di Mazzon, si sbaglia. Anche il terzo periodo è dominato dall’ Allianz Geas che passa in vantaggio dopo 32-33. Sembra incredibile, ma l’Umana sbaglia tantissimo, tante palle perse, mentre dall’altra parte tutto va liscio. Si va avanti punto a punto, ma prima dell’ultimo mini intervallo le rossonere sono avanti 40-45.

All’inizio dell’ultimo quarto Reyer a -7, il massimo svantaggio. Poi, pian piano, Venezia si riprende e pareggia a 7’19” dalla fine. In 5’29” fa un parziale di 10-0. Sesto non ci sta e si rimette davanti a 3’38” 50-52. Le orogranata fruttano il fatto di aver tanti falli da spendere per interrompere il gioco delle avversarie che, da quel momento, non riesco più a segnare. Neppure quando sul 54-52 viene fischiato un tecnico alla panchina dell’Umana a 20” dalla fine. Panzera ha la palla del pareggio, non realizza e poi manda in lunetta Cubaj che, a 2” dalla fine, blinda il risultato con un 2\2. Finisce così 56-52, con l’ambiente reyerino che tira un grosso sospiro di sollievo.