Un sorridente Paolo Zanetti
Un sorridente Paolo Zanetti

Soddisfatto mister Paolo Zanetti dopo la vittoria ottenuta in quel di Chiavari.
Mister, quella contro l’Entella è stata una gara molto tattica, preparata molto bene, con una grande capacità di alzare e abbassare i ritmi quando è servito, giocando con ordine ed applicazione, avendo inoltre sempre la sensazione di essere in controllo del match. Ma al di là di questo, il valore della rosa è il vero valore aggiunto di questa squadra. E’ d’accordo? 
“Oggi è stato così: abbiamo fatto una partita da squadra matura. Non è stata una gara semplice, perché venivamo da una sconfitta difficile da digerire come quella di Reggio Emilia, quindi oggi volevamo a tutti i costi reagire e dare un segnale, ma soprattutto a noi stessi,  perché questi ragazzi stanno lavorando molto bene e ci tengono, però nei percorsi ci sono sempre delle insidie; quindi, il bello del calcio è che c’è sempre la possibilità di rifarsi, ed oggi abbiamo vinto meritatamente una partita spigolosa, difficile contro una squadra che voleva assolutamente batterci. Però noi siamo stati bravi e siamo riusciti a vincerla, sicuramente facendo un’ottima partita tattica, ma anche dal punto di vista del temperamento, dell’agonismo. Oggi siamo stati sempre in partita”.
Quanto ai singoli: Vacca ha disputato un’eccellente partita, sia in fase di impostazione in mezzo ai centrali di difesa, ma anche l’interdizione; un suo giudizio su Antonio?
“Lui sta facendo un inizio di campionato strepitoso; è un ragazzo che ha la qualità di riuscire ad incarnare benissimo quello che è il pensiero dell’allenatore. In campo sa dettare i tempi e soprattutto sa fare le cose che si provano in settimana, il che, per un allenatore, è una cosa importantissima. Inoltre sta molto bene fisicamente, è riuscito a ritornare ai suoi livelli , e tecnicamente è un giocatore che ci sta stretto anche in serie B”.
Ci ha sorpreso con Capello, non tanto perché l’ha inserito in gara, quanto perché lo ha impiegato nel ruolo di interno sinistro a metà campo. Partita importante per lui, per spirito e voglia, nel doppio ruolo, sia in fase di possesso che di non possesso palla.
“Alessandro ha fatto quello che gli ho chiesto. Lui è un ragazzo che si mette sempre a disposizione, che ha delle qualità. Per quello che l’ho conosciuto io, mi sembra più centrocampista che attaccante. Però, per alcuni tipi di partite, la sua duttilità tattica ed il suo spirito sono determinanti, perché è un ragazzo che, ripeto, ha delle qualità, e può darci tanto, sia in fase offensiva che in fase difensiva. Quanto alla gara: l’abbiamo preparata in un modo particolare, attaccavamo in un modo, difendevamo in un altro e Alessandro, intelligentemente, ha coperto quel ruolo molto bene”.
Il passaggio al 4-2-3-1 è frutto di una decisione contingente al tipo di partita e alle assenze, oppure può essere una soluzione in più, da utilizzare a prescindere?
“No, ci sta che noi, per filosofia, qualche volta si possa cambiare sistema, in fase di possesso. Si cerca di andare a trovare quelli che sono gli spazi anche in base all’avversario, quindi dobbiamo essere duttili,  da questo punto di vista. In campionato tante volte spesso abbiamo difeso sia con i tre stretti sia con il 4-2-3-1, e qualche volta abbiamo impostato il modulo a tre, diventando 3-4-1-2 oppure 3-4-2-1. Ci lavoriamo da inizio anno, poi devo dire che ho giocatori intelligenti,  e quindi credo che, questa cosa, riescano a farla bene però ripeto: a parte il discorso tattico, oggi i ragazzi hanno voluto vincere questa partita. Hanno voluto dare una risposta, mettendo in campo grande spirito, grande cuore, perché come ho detto, la scorsa partita ci ha insegnato qualcosa”.
Tutte le reti e le principali azioni da goal sono nate da palle inattive.
“Sì, abbiamo fatto una decina di tiri, non sempre riuscendo a segnare, ma abbiamo anche battuto molti calci d’angolo e finalmente siamo stati pericolosi, li abbiamo calciati bene. Ci sta che, andando molto spesso in area di rigore, possano capitare anche molti corner, ed è un aspetto, quello delle palle inattive, che dobbiamo curare bene”.
Certamente è presto, ma per come gioca questa squadra, si può pensare alla massima serie?
“No. Non sono d’accordo, ma non perché sia vietato, ma piuttosto perché, come ho detto nel pre-gara, dopo una sconfitta: dobbiamo essere utilmente ambiziosi, il nostro obiettivo è quello di salvarci il prima possibile e sognare i play-off. Quando poi ci arriveremo, se ci arriveremo, faremo altri tipi di sogni. La stessa cosa la dico dopo una vittoria, perché lo spirito nostro, per le caratteristiche della nostra squadra, deve essere questo. Ora abbiamo una trasferta difficilissima, in una posizione di classifica ottima, perché credo che essere al terzo posto sia un buon punto di partenza per affrontare serenamente  questo trittico di partite che ritengo difficilissime. Ma ribadisco che lo spirito deve essere quello di oggi come su tutti i campi: umili, ma comunque consapevoli della nostra forza quando abbiamo la palla tra i piedi”.