La campagna vaccinale autunnale è una sfida e un’impresa per la salute dei cittadini: “La nostra Ulss 3 Serenissima – ha sottolineato il Direttore sanitario Giovanni Carretta – fa la sua parte con determinazione per garantire al territorio vasto, anche in quest’autunno, un presidio di salute efficace come il vaccino antinfluenzale, di cui saranno disponibili per la cittadinanza ben 113mila dosi. La campagna vaccinale, già avviata, cammina sulle gambe di diversi attori: insieme ai servizi dell’Azienda sanitaria, con il Servizio Igiene e Sanità Pubblica in prima linea, a questa impresa fatta prima ancora che di somministrazioni, di approvvigionamenti, di trasporti, di distribuzione, di organizzazione, collaborano la medicina del territorio, gli Ospedali, i medici di medicina generale e i pediatri, e ancora le farmacie e le strutture di ricovero per anziani. Portiamo fino ai cittadini, ed in particolare fino alle persone fragili, quel vaccino che si conferma essere indispensabile per allontanare il rischio di complicanze da influenza, le quali purtroppo possono risultare molto gravi nei soggetti più fragili“.
L’Ulss 3 Serenissima ha presentato oggi con una conferenza stampa gli obiettivi, i numeri e le modalità operative della campagna vaccinale 2024/2025: “L’appello alla vaccinazione – ha sottolineato il Direttore del Dipartimento di Prevenzione, Vittorio Selle – va rivolto come ogni anno in particolare agli anziani e ai fragili, a partire da quelli ricoverati nelle strutture. Ma la proposta è fatta con forza anche alle persone che svolgono servizi pubblici di primario interesse collettivo: ai medici e gli infermieri, quindi, e a tutti coloro che assistono o avvicinano le persone malate o deboli; alle forza di polizia, e ai vigili del fuoco, alle categorie socialmente utili, a chi lavora a contatto con animali che potrebbero costituire una fonte di infezione, come gli allevatori, gli addetti al trasporto, alla cura e al macello degli animali”.
L’Azienda sanitaria ha specificato quali siano le categorie ad alto rischio di complicanze o di ricovero correlati all’influenza:
1. persone di età pari o superiore a 60 anni
2. donne che all’inizio della stagione epidemica si trovano in qualsiasi trimestre della gravidanza e nel periodo “postpartum”
3. persone dai 7 anni ai 60 anni di età affette da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza:
a) malattie croniche a carico dell’apparato respiratorio (inclusa l’asma grave, la displasia broncopolmonare, la fibrosi cistica e la broncopatia cronico ostruttiva-BPCO);
b) malattie dell’apparato cardio-circolatorio, comprese le cardiopatie congenite e acquisite;
c) diabete mellito e altre malattie metaboliche (inclusi gli obesi con indice di massa corporea BMI >30);
d) insufficienza renale/surrenale cronica;
e) malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie;
f) tumori e in corso di trattamento chemioterapico;
g) malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV;
h) malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinali;
i) patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici;
j) patologie associate a un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie (ad es. malattie neuromuscolari);
k) epatopatie croniche.
4. bambini sani nella fascia di età 6 mesi – 6 anni compresi
‐ bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale
5. persone di qualunque età ricoverate presso strutture per lungodegenti
6. familiari e contatti (adulti e bambini) di persone ad alto rischio di complicanze (indipendentemente dal fatto che la persona a rischio sia stata o meno vaccinata).