Paolo Vanoli - foto Andrea Pattaro@Vision
Paolo Vanoli - foto Andrea Pattaro@Vision

Oggi mister Paolo Vanoli, allenatore del Venezia FC, ha incontrato la stampa in videoconferenza alla vigilia del match contro il Sudtirol.
Ecco le sue dichiarazioni.
Mister Vanoli, contro il Genoa avete fatto una buona prestazione, Lei stesso lo ha sottolineato, ma malgrado questo, non siete riusciti a portare a casa punti.
“Intanto va detto questo: non dobbiamo imparare a gongolarci per le prestazioni. Certo, ci fa piacere che ci facciano gli elogi, ma non ci basta. A volte dobbiamo essere più sporchi e cattivi, ma portare a casa il risultato. Domani saremo in casa, davanti al nostro pubblico, sappiamo l’importanza della gara che andremo ad affrontare, ci siamo preparati per questo”.
Sulla scelta di Svoboda al posto di Wisniewski, contro il Genoa: da che cosa è stata dettata?
“Wisniewski  sta chiudendo una trattativa importante per lui e la Società. Sia per lui, che per il bene della squadra, non era opportuno farlo giocare. Per domani non sarà proprio convocato. Doveva definirsi per giugno questa trattativa? Quando si apre il mercato, a volte le cose cambiano in un attimo. Se dovesse anticiparsi, sarei contento per il ragazzo e contento per questa Società, perché ha investito su un ragazzo e lo ha fatto crescere. Noi siamo concentrati sulla gara di domani. Io ho un gruppo di cui Svoboda fa parte ed è un elemento importante”.
Domani arriva il Sudtirol, una compagine che è un po’ la sorpresa del campionato. Pur essendo ai vertici, prende più goal di quelli che fa. Come legge questo dato?
“Da quando ha cambiato allenatore, in effetti subisce poco, e le poche occasioni che gli capitano fanno goal. E’ una caratteristica dell’allenatore, ma anche dei giocatori. Dobbiamo giocare questa gara con intelligenza, testa e pazienza nella gestione. I ragazzi per il resto l’hanno preparata veramente bene, come ho detto”.
Come stanno i giocatori?
“Tutti a disposizione, siamo anche fortunati perché Cherishev sembra aver un infortunio più lieve rispetto al previsto”.
Oltre alle cessioni, ha avuto qualche garanzia sugli innesti?
“Sicuramente questa Società ha sempre dimostrato di essere attiva sul mercato. Il ds ha trovato una situazione inaspettata, ma come è successo per Fiordilino, noi dobbiamo essere concentrati su un obiettivo. Intendo dire che preferisco che il ragazzo sia libero mentalmente. Intanto bisogna ringraziarlo, perché si è sempre comportato benissimo, ha ottime potenzialità e lo ha dimostrato, ma dobbiamo essere concentrati su quello che è il nostro obiettivo. Sicuramente troveremo la persona che ci sarà utile. In questa Società il lavoro è sistemare molte cose, avendo poco tempo, a costo di qualche sacrificio, questo si sa ma è anche una sfida bella”.
Si può dire che questa sarà una settimana decisiva, a livello mentale, con due gare casalinghe?
“Assolutamente sì, con una piccola fortuna: sono due match importanti perché li giochiamo in casa, ma non sono le ultime partite che affronteremo. Purtroppo per il Venezia, tutte le squadre che incontriamo ci costringono ad aumentare i giri e cambiare mentalità. I tempi si accorciano e dobbiamo aumentare i passi”.
Guardando gli ultimi risultati del Venezia: ultimamente c’è stata una leggera flessione, sui risultati.
“Nel mio percorso i ragazzi sono stati bravissimi. E’ anche un calo fisiologico, poi va detto che abbiamo incontrato squadre come Parma, Reggina e Genoa. Loro però, i ragazzi, non hanno capito l’importanza della gara contro il Perugia. La qualità, in serie B, per dove sei, non basta. Stiamo migliorando, comunque, sotto questo profilo. L’unica pecca è stata quella partita. Adesso abbiamo la possibilità di svolta che saranno queste due partite in casa, dove i ragazzi sanno di dover dare il 110%”
Chiedete fiducia ai tifosi?
“Quando sono arrivato ho detto al pubblico che sicuramente vedrà, appunto il 110% da noi. E il pubblico, in casa, fa la differenza. Spero che il nostro pubblico ci trascini, perché adesso dobbiamo portare risultati. Ma voglio dire una cosa: fa la differenza anche il fatto di parlare del rigore non dato a Crnigoj, contro il Genoa, quando la palla non era uscita ancora e Criscito gli ha dì fatto un’entrata a due gambe. Se anche lì non ti danno un rigore, è dura. Crnigoj è caduto perché Criscito gli ha fatto l’entrata, altrimenti non sarebbe successo. Sono degli episodi che non devono fare da alibi, ma che di fatto incidono nel risultato della partita. Anche l’entrata di Strootman su Johnsen era da sanzionare”.
Che cosa pensa del collega Bisoli?
“Lo stimo come allenatore, dico che è l’allenatore giusto al posto giusto con i giocatori giusti, in una società seria. Anche noi dobbiamo ricompattarci”. 
Che idea si è fatto della spinosa questione lanciata recentemente da Dino Baggio?
“E’ un discorso veramente sottile e difficile. Io dico solo che se Dino ha parlato, a volte bisogna anche dimostrare quello che si dice. Non sono un medico, mi fido del mio medico e spero sempre che quello che mi viene dato sia per il bene di una guarigione. Non è nel mio interesse parlare di una cosa che, sinceramente, non posso neanche provare. Capisco come persona Dino Baggio, probabilmente saprà più di me. Io sono stato suo compagno, ma non ho la qualifica per dire ciò che era o non era giusto. Non entro in merito, nello specifico, e oggi non ho gli strumenti per dire quello che è successo”.