Paolo Vanoli pre Parma
Paolo Vanoli pre Parma

Oggi si è svolta a Ca’ Venezia la consueta conferenza stampa, con un Vanoli pre Parma decisamente deluso. Prima di parlare del big-match, in programma domani pomeriggio al Tardini, il tecnico lagunare, infatti, ha voluto spiegare il suo pensiero sulla vendita di Dennis Johnsen.

Un Vanoli molto arrabbiato con il club arancioneroverde, talmente tanto che ha voluto leggere una dichiarazione che aveva precedentemente scritto, “perché parlare per me oggi mi risulta difficile. Devo dire che ho un gruppo fantastico, che ha una fame terribile, ha voglia di rivalsa, e ha voglia di continuare a sognare con il suo allenatore. Voglio essere assolutamente chiaro. Nonostante questa scelta continuo ad allenare questo gruppo, perché è un gruppo fantastico, è un gruppo di veri uomini e di grandi giocatori. Con la stessa intensità ed impegno che ho avuto da quando sono arrivato al Venezia. La mia determinazione, la mia dedizione, per la squadra non cambieranno, non mi abbasso a questo.  Sia perché innanzitutto sono un professionista e perché voglio bene al Venezia. Tuttavia, non posso non esprimere la mia delusione per la decisione presa. Anche perché avevo già espresso più volte al direttore Antonelli il mio diniego a questa cessione. Io parlo di motivi sportivi, non per Dennis, ma perché la settimana scorsa sono stato informato che il mercato è stato bloccato per una pendenza dalla FIFA.  Non è che non abbia voluto fare mercato, è stato bloccato. Il voler far mercato è un’altra cosa. Ci siamo fatti un autogoal, è incomprensibile per me rafforzare una diretta concorrente verso la serie A, con un ragazzo con ancora un anno di scadenza, perché ha fatto i capricci. Sapete quanti ragazzi hanno fatto i capricci? Tanti e gli ho dovuti risolvere. Questo è quello che volevo dire, non entro in merito a quello che ha fatto la società, non sputo sul piatto dove mangio, anzi continuerò più carico di prima, perché hanno ferito un leone e così il leone diventa più cattivo. E ho la fortuna di avere un gruppo che, domani vedrete sul campo, che fino alla fine continuerà, nonostante questo, a sognare. Perché nessuno ci può togliere il nostro sogno. Per me una persona che dice che è stato mandato via perché ha fatto i capricci ci può anche stare, ma non con il mercato chiuso. E soprattutto andando a rinforzare una altra nostra concorrente. Vuol dire che allora gli obiettivi economici non corrispondono con quelli sportivi. E allora dobbiamo chiarirci. Però io sono Paolo Vanoli e, quando ho firmato avevo un obiettivo con questi ragazzi e loro hanno più fame di prima, ve lo garantisco. E domani non ci andiamo a giocare una grandissima partita, un sogno, possiamo riaprire il campionato. Quello che dirà la società, come giustifica la scelta di vendere Johnsen, non è un problema mio, non è un problema della squadra.  Sarà un problema loro”.

Come si affronta la capolista?
“Sempre con determinazione, con coraggio, curando i dettagli. Affrontiamo una squadra ferita visto l’ultimo risultato, giocando in casa, sapendo che per loro – come per noi – è una partita importante, contro la seconda in classifica. Sappiamo che dovremo soffrire, come accadrà sicuramente. Già a Terni siamo stati bravi. Per noi si tratta di una maratona, dobbiamo guardare noi stessi. Chi se lo aspettava che saremmo stati secondi”.

Con la società cambieranno i rapporti?
Dopo qualche secondo di silenzio…“Sicuramente non con la squadra”.

Verrà modificato l’assetto della squadra in seguito?
“Penso che, l’ho sempre dimostrato, voglio vedere… Sicuramente i progetti di un mese fa, che io ho espresso al direttore per cercare di migliorare questa rosa qua, purtroppo oggi non ci sono stati per vari motivi. Un mese fa mi erano state chieste delle cose e avevo detto che cosa serviva per migliorare. Se non è successo, questo non è un problema, troveremo le soluzioni. Ho sempre guardato avanti, ho sempre lottato e lo farò fino alla fine”.

Ci saranno più occasioni per Olivieri e Cheryshev.
“Io non ho mai abbandonato nessuno, utilizzerò i giocatori che ci sono in rosa”. E sul mercato delle altre? “Guarda è talmente successa una cosa indescrivibile a noi che non ho avuto il tempo di pensare ad altro. Pensavo di passare finalmente serenamente una sessione di mercato, come mi era stato prospettato. Poi quando ho saputo che il nostro mercato era bloccato, allora ero di una serenità incredibile e stavo passando a vedere gli altri cosa stavano facendo. Non posso essere d’accordo su quello che hanno fatto. Hanno già avuto una lezione quando erano in serie A con Mazzocchi cedendolo alla Salernitana. E non capisco perché si continuano a ripete questi errori Dopo quello che avevo fatto, partendo dalla salvezza dell’anno scorso e questo è stato molto importante dal punto di vista economico, al lavoro fatto sino ad ora – nonostante un mercato estivo con soli prestiti, e solo Lella acquistato – nel quale ho rivalutato una rosa, in particolari alcuni giocatori, speravo che di aver fatto abbastanza per arrivare a giugno”.