“Una volta c’erano fame e molti sacrifici, ma anche un grande senso di solidarietà”

 

Vedelago festeggia una delle sue cittadine più longeve: Anna Maria Cavasin ha compiuto 101 anni.

In occasione dell’importante traguardo, anche il sindaco Giuseppe Romano e l’assessore alla Famiglia e alla Cultura Denisse Braccio hanno voluto portare alla signora Cavasin gli auguri personali e di tutta la comunità.

Nata il 25 luglio 1923, quinta di sei fratelli e sorelle, come molte persone di quel tempo, anche Anna Maria ha dovuto affrontare una vita non priva di difficoltà e durezze, in un Veneto in cui il boom economico era ancora di là da venire. Da ragazza viveva con la famiglia in un “casone”, costruito con sassi e fango e con la copertura in paglia e foglie, sorretta da travature in legno (solo le persone più abbienti potevano permettersi case in muratura e con i coppi sul tetto). L’intera famiglia dormiva tutta insieme in un’unica stanza.

Il padre Primo è morto prematuramente ed è stata la mamma a dover allevare i figli ancora piccoli, con grandi sacrifici. Anche Anna Maria ha iniziato presto a lavorare per contribuire all’economia familiare: terminate le scuole elementari, è andata a svolgere le faccende domestiche nelle abitazioni di varie famiglie del territorio e a Treviso. Ha ancora perfettamente impressi nella memoria i bombardamenti sulla città durante la seconda guerra mondiale e la grande fame sofferta in quel periodo. Il suo passatempo erano il cucito e la sartoria, in cui aveva una grande perizia: realizzava maglie, scialli, coperte…

Nonostante le ristrettezze, tuttavia, spiega, c’era un forte spirito di comunità e un diffuso senso di solidarietà, tra vicini e conoscenti ci si aiutava reciprocamente e i rapporti erano molto sentiti.

Sposata con Egidio, originario di Fanzolo, la coppia ha avuto tre figli: Luigi, Ivano e Agostino, oltre a 8 nipoti e diversi pronipoti.