Il Veneto è “Terra di Pace”. Lo ha dichiarato il Consiglio Regionale, approvando oggi un progetto di legge con il quale, a conclusione delle celebrazioni del Centenario della Grande Guerra, si vuole affermare e soprattutto trasmettere alle future generazioni una cultura di pace, fratellanza e cooperazione tra i popoli.
“Il modo migliore per concludere questo lungo, emozionante e doveroso percorso intrapreso dalla nostra Regione per ricordare il primo tragico conflitto mondiale – ha detto l’assessore alla cultura, Cristiano Corazzari – è partire dal riconoscimento del sacrificio di tanti italiani e veneti che hanno combattuto per difendere la propria terra e la propria gente. Le tante iniziative che abbiamo promosso in questi anni hanno contribuito a tener viva la memoria sulle enormi sofferenze patite dal Veneto tra il 1915 e il 1918, valorizzando e recuperando testimonianze storiche materiali e immateriali che costituiscono uno straordinario patrimonio culturale, da continuare ad accrescere anche in futuro”.
“Abbiamo realizzato innumerevoli attività e interventi puntando a promuovere una memoria attiva – ha concluso Corazzari –, coinvolgendo scuole, associazioni e cittadini che hanno risposto con grande partecipazione e direi quasi naturalezza a una commemorazione non rituale, dimostrando che la Grande Guerra ha lasciato un segno profondo nelle nostre comunità, un segno che è ancora presente. Oggi diciamo che il Veneto deve essere terra di pace, ma partendo proprio dalla difesa di quegli stessi valori che hanno portato al sacrificio di tanti nostri connazionali cent’anni fa: loro ci hanno lasciato un’eredità preziosa che noi siamo chiamati a tutelare e a tramandare, non con affermazioni retoriche o con vuoti messaggi pacifisti, ma mettendo in atto un insegnamento che ci viene dalla storia”.