Venezia FC-Como, Antonio Candela - foto Marco Sabadin@Vision
Venezia FC-Como, Antonio Candela - foto Marco Sabadin@Vision

Antonio Candela, difensore del Venezia FC, ha incontrato oggi la stampa in videoconferenza.
Queste le sue dichiarazioni.

Antonio Candela, prima di tutto: un commento su questa salvezza, arrivata a due giornate dalla conclusione.

“Siamo molto soddisfatti, perché la salvezza è arrivata come volevamo e come speravamo, cioè, appunto, con qualche giornata di anticipo, il che ci permette di affrontare le ultime gare con più spensieratezza e libertà. E’ stato un anno difficile, in cui tutti abbiamo fatto sacrifici. Non era scontato il fatto di conquistare la salvezza con due giornate di anticipo”.

Adesso a 180′ dal termine del campionato avete la possibilità addirittura di coltivare un altro sogno, quello di andare ai playoff.

“Certo, ora ci proveremo, ma dopo aver raggiunto il nostro obiettivo primario, tutto quello che viene dopo è qualche cosa in più”.

Il Perugia punta ai tre punti per ottenere a sua volta la salvezza. Come si affronta una partita di questo genere?

“Stiamo preparando la partita già ad inizio di questa settimana. Sappiamo che il Perugia gioca uomo su uomo, ma sappiamo che possiamo fargli male in contropiede. La prepariamo su quello, dunque”.

Qual è stato il momento, secondo te, decisivo del campionato? Ovvero quello che vi ha portati alla svolta?

“Secondo me dopo la partita contro il Sudtirol in casa: da allora abbiamo cambiato un po’ mentalità e anche motore. Abbiamo fatto anche un filotto di vittorie, verso gennaio”. 

La paura ha avuto un suo ruolo?

“Sicuramente ci eravamo resi conto che dovevamo spingere. Paura magari no, ma di certo la consapevolezza che, se non avessimo dato tutto, avremmo rischiato forte. Abbiamo cercato continuamente i tre punti e questo ci ha portati ad arrivare più  alto”.

Arrivando sulla spinta dell’entusiasmo, potreste essere la mina vagante dei playoff?

“Credo proprio di sì. Alla fine penso, infatti, che conti chi arriva più in forma. Ci saranno sicuramente squadre più attrezzate di noi, vedi Cagliari e Bari, ma noi siamo una squadra di livello, che sta anche bene fisicamente”.

Potrebbero bastare quattro punti?

“Proveremo a farne sei. Non dobbiamo fare calcoli, ma pensare a vincere entrambe le prossime gare,. Di certo, di fronte ai nostri tifosi, vogliamo chiudere con una vittoria”.

Tu e Zampano, nel ruolo di quinti, avete fatto un ottimo lavoro. In particolare, su che cosa avete insistito?

“Indubbiamente il ruolo di quinto è molto dispendioso, devi avere anche le caratteristiche di tanta corsa. Io, Zampano ma pure Ciervo le abbiamo. Ma a tutto questo va aggiunto anche l’allenamento, e anche il metodo. Tutto questo messo insieme ci consente di avere una preparazione ottimale, che ci permette quindi di andare forti, sia in allenamento che in partita”.

Che effetto ti fa vedere il Genoa già promosso?

“Ho vissuto, nel Genoa, il percorso del settore giovanile, quindi chiaramente mi fa piacere. Era prevedibile questo esito, per la rosa che ha”.

Rispetto alle tue aspettative di inizio stagione, qual è stato il tuo segreto per la tua crescita?

“Sono giunto qui in punta di piedi, ma non vedevo l’ora di mettere in mostra le mie qualità. Il minutaggio e la possibilità di giocare permettono oltretutto di migliorare e rischiare di più. Mi sento, appunto, migliorato e cresciuto, come del resto tutta la squadra”.