Oggi Ridgeciano Haps, difensore del Venezia FC ha incontrato la stampa in videoconferenza. Queste le sue dichiarazioni.
Innanzitutto Ridgeciano: ti saresti mai aspettato un impatto così positivo al tuo esordio con il Venezia?

“Naturalmente sono contento di questo debutto, ma devo dire che ho giocato come ho sempre fatto, anche nelle squadre in cui avevo militato in precedenza”.
Ma come hai vissuto l’esordio, specialmente il ritorno dopo il tuo infortunio? In uno stadio pieno, oltretutto?
“ Premesso che sono arrivato l’ultimo giorno di mercato, e che quella che mi ha riguardato è stata un’operazione conclusa in fretta e furia. Mi hanno detto che il Venezia aveva concluso l’affare, che sarei dovuto andare e l’ho fatto molto volentieri. Ho giocato solamente due amichevoli, contro la Primavera e il Brescia, prima di infortunarmi, quindi ho voluto mettere tutta la mia determinazione nel recuperare il prima possibile, durante la pausa per le nazionali, ed è stata un momento importante per arrivare a una buona condizione fisica. In questa partita i nostri tifosi sono stati senza dubbio un’arma in più, ed è stato importante e bello esordire in uno stadio pieno, anche in ottica di una vittoria che per il Venezia è storica”.
Quanto ti ha aiutato Molinaro nell’inserirti in squadra? Ti trovi bene a giocare nella difesa a 4?
“Molinaro mi ha aiutato tantissimo, soprattutto nella prima settimana, ma non ha aiutato soltanto me, bensì tutti i nuovi giocatori. È un ragazzo splendido, una sorta di guida, una “chioccia”, o meglio ancora un mentore per questo gruppo, per lo spogliatoio, perché aiuta tanto sia in campo che fuori. Per quanto riguarda la difesa: anche in Olanda ho giocato spesso a 4, più di rado a 5, pertanto non è un problema giocare, appunto, con lo schieramento a 4″.
Mister Zanetti ti ha definito MVP del match contro la Fiorentina. Sei d’accordo con lui?
“Sono onorato del complimento che mi ha fatto il mister, è bello che mi abbia considerato così, però sono contento in primis per il risultato della squadra e poi per la prestazione personale. Non devo parlare di me stesso”.
A che punto è la tua condizione fisica? E quali sono le tue impressioni sulla serie A?
“Come ho detto, vengo da un infortunio, ma adesso mi sento bene, la speranza è riuscire a giocare a questi livelli anche nei prossimi match. E per quanto riguarda la Serie A, ritengo che sia uno dei migliori campionati al mondo, e questa sensazione è corroborata dalla prima esperienza contro la Fiorentina”.
Con la tua prestazione hai costretto l’allenatore della Fiorentina, Vincenzo Italiano, a ridisegnare la fascia nella quale ti muovevi: quanto ti sei divertito nel corso della partita? L’impressione che hai dato, infatti, è che tu fossi spensierato mentre giocavi.
“In effetti, mi sentivo talmente carico, dopo le due settimane di attesa post infortunio, da avere una voglia pazzesca di mettere in mostra le mie qualità, il che si è tradotto in questa prestazione. Chiaramente, mi sono divertito a giocare”.
Hai giocato molto bene questa gara in entrambe le fasi di gioco.
“Penso di poter giocare anche più avanzato, però sono arrivato qui per fare il terzino sinistro, e penso sarà quello che farò, a meno che le dinamiche di squadra non richiedano altro”.
Puoi descriverci il tipo di infortunio che ti ha colpito? Inoltre: il prossimo ciclo di partite presenta, praticamente, scontri diretti per la salvezza: quanto sarà importante fare bene in queste gare?
“Innanzitutto, per quanto riguarda il mio infortunio, ho avuto un piccolo problema muscolare, di poco conto, ma essendo appena arrivato è stato necessario agire con cautela. Quantomai prossimi incontri: mister Zanetti ci sta preparando al meglio, soprattutto visionando le squadre avversarie e analizzandole nei particolari”.
Quanto sei orgoglioso di indossare la maglia del Suriname? Hai mai pensato di scegliere la maglia della nazionale olandese, prima di prendere la tua decisione definitiva?
“Ovviamente molto orgoglioso di giocare per il Suriname, perché i miei genitori sono nati là, sono proprio originati di questo paese. E solamente ora i giocatori olandesi possono giocare per il Suriname, quindi è un fatto storico. Questa dinamica rafforza il mio orgoglio, soprattutto, appunto, per la storicità della mia convocazione”.
In queste settimane con quali compagni hai legato di più? E hai già avuto occasione di visitare la città di Venezia?
“Non ho legato con qualcuno in particolare, ma questo perché sono arrivato da relativamente poco; inoltre, in questa squadra non ci sono gruppi o fazioni che vanno a ledere l’armonia del gruppo. Per quanto riguarda la città di Venezia, ad oggi non ho ancora avuto modo e tempo di visitarla, ma la mia intenzione è quella di farlo a breve”.
In che modo il mister ed i giocatori italiani stanno aiutando voi stranieri ad integrarvi in questo gruppo composto da molte nazionalità?
”Molto, molto. Ma devo dire che non soltanto giocatori e mister, ma tutto lo staff tecnico ci sta aiutando nell’integrazione, soprattutto a livello linguistico. Naturalmente. Per comunicare utilizziamo l’inglese, ma noi stranieri stiamo lavorando per imparare al più presto l’italiano”.