Riceviamo e pubblichiamo questo comunicato stampa.
“Ora basta.
Ce ne siamo andati sabato dal Penzo con una coro nella testa, ripetuto in maniera ossessiva negli anni: l’Unione siamo noi.
Il percorso intrapreso dalla società nelle ultime stagioni aveva, a prescindere dai risultati calcistici, creato un legame che mancava da anni visti in ripetuti fallimenti e le cocenti aspettative sempre tradite.
Un percorso importante tracciato da persone che hanno dimostrato di amare i nostri colori in maniera viscerale e soprattutto di essere sempre stati in prima linea per far sì che il calcio nelle nostre città potesse tornare a risplendere.
Ci siamo ritrovati nella massima serie per miracolo, con una notte come quella del 27 maggio che porteremo sempre nel cuore e insieme essa lo spirito della squadra e del mister che sono già storia.
Ed è qui che la favola finisce.
E iniziano la superbia, la presunzione e soprattutto incapacità.
A partire dalle maglie oro-nere e di quest’estate e le successive risposte del presidente, senza cercare mai un dialogo con chi quelle maglie le ha cucite addosso.
Passando per la vendita dei biglietti agli ospiti senza privilegiare chi il Penzo l’ha sempre affollato.
Arrivando poi al mercato di Gennaio affidata all’ormai tristemente famoso Alex Menta, che sarà mago degli algoritmi ma non di certo un esperto di quel soccer che vorrebbe importare nel vecchio continente.
Dulcis in fundo l’esonero di Mister Zanetti a cinque giornate dalla fine della stagione dopo mesi di silenzio e al primo cenno di “contestazione” della curva che ha difeso chi, come spiegato sopra, ha ridato lustro a questi colori.
Non ci voleva tanto per creare o meglio proseguire con quel percorso ed era davvero difficile riuscire a fallire in maniera così netta, lasciando trapelare quanto è ormai sotto gli occhi di tutti e che qualche altro zio Sam arrivato dagli States ha compiuto in altre piazze ancora più blasonate.
Ma come l’abbiamo gridato sabato, lo ripetiamo a pieni polmoni, L’Unione Siamo Noi e con noi chi ha questi colori nel cuore da sempre!”.
I Gruppi della Sud