Queste le dichiarazioni del presidente del Venezia FC, Duncan Niederauer, a pochi giorni dalla sconfitta al Penzo contro il Sassuolo.
“Mi rendo conto di quanto sia difficile questo momento per la squadra.
Sapevamo che la prima stagione in Serie A sarebbe stata molto impegnativa, e così è stato fino ad ora.
La nostra squadra ha le capacità per salvarsi, e abbiamo appena parlato insieme di ciò che sarà necessario per raggiungere il nostro obiettivo. La stagione non è finita: abbiamo altre undici partite per dimostrare di meritare il nostro posto in Serie A, molte di queste contro avversari diretti, che dovremo battere per sopravvivere. Le circostanze ricordano quelle di due stagioni fa: a dieci partite dalla fine del campionato di Serie B, rischiavamo la retrocessione. Abbiamo visto tutti quale impegno la squadra ha profuso allora per farcela, e i traguardi raggiunti da quel momento in poi sono stati importanti.
Credo nel nostro allenatore e credo nella nostra squadra. La partita di domenica non è andata come volevamo: essere sotto di un gol nei primi due minuti non è l’ideale, per ovvi motivi. Nonostante questo, posso dire che i ragazzi hanno giocato con il cuore, che è quello che voglio da loro.
Si può discutere sulla correttezza dei tre rigori assegnati contro di noi, oppure se la spinta subita da Henry meritasse a sua volta di essere sanzionata con un penalty. Il fatto è che abbiamo creato molte occasioni per segnare ed i ragazzi hanno lottato duramente. La partita è stata più equilibrata di quanto il punteggio possa indicare. Ci mancavano anche diversi giocatori per infortuni e malattia (Cuisance, Busio, Johnsen, Caldara, Crnigoj, Lezzerini ed Ebuhei), e speriamo che possano recuperare in fretta.
Per quanto riguarda mister Zanetti, è e resterà il nostro allenatore. Abbiamo un accordo: sia il successo che la sconfitta si affrontano insieme. Non abbiamo mai pensato di cambiare. È un allenatore giovane molto bravo, lavora duramente, crede nel progetto, crede nei nostri giocatori e ha davanti a sé un futuro brillante. Un eventuale fallimento sarà una responsabilità mia, più che di chiunque altro.
Noi non ci arrenderemo, così come non dovrebbe arrendersi nessuno che abbia a cuore il Venezia”.