Marco Modolo, il ds Filippo Antonelli e Jay Idzes - foto Notizieplus
Marco Modolo, il ds Filippo Antonelli e Jay Idzes - foto Notizieplus

Questo pomeriggio a Ca’ Venezia è stata di scena la conferenza stampa in cui è stato presentato ufficialmente il nuovo acquisto Jay Idzes, affiancato dal capitano Marco Modolo, fresco di rinnovo del contratto, e dal Direttore Sportivo Filippo Antonelli.

“Marco Modolo è il capitano della squadra, inoltre ha inaugurato il centro sportivo Ca’ Venezia – ha esordito il direttore Antonelli – Per me è un orgoglio averlo rinnovato e deve esserlo anche per la città di Venezia. Idzes lo abbiamo seguito in questi mesi, poi siamo stati condizionati dalla nostra situazione in classifica, ma era un nostro obiettivo, concordato dallo staff. Viene dalle giovanili del PSV Eindhoven, crediamo molto in lui. Cercherà di dare il suo contributo per le sue qualità tecniche e umane. Ha molta fame e deve venire qui con motivazioni feroci, per vedere Venezia come un punto di partenza e non di arrivo. C’è anche un motivo se oggi sono qui entrambi, il veterano Modolo e il nuovo arrivo Idzes: sono entrambi difensori, e visto che abbiamo preso troppi goal, nella stagione passata, va ricordato che, negli obiettivi reali, ci sono quelli quotidiani dove gli obiettivi sono fare un goal più degli avversari e prenderne uno meno.”.

Quindi è stata la volta di Marco Modolo: “Intanto devo ringraziare il direttore, perché per l’ennesima volta hanno avuto fiducia in me, per me è un onore rinnovare il contratto in questo periodo storico. Quest’anno è stata una stagione diversa, per la possibilità di vivere il nuovo centro sportivo. E’ veramente un onore avere una casa così bella. Fisicamente sto bene, mi sono allenato in questo mese perché ne avevo bisogno, del resto è importante a tutte le età, specie sopra i 32-33 anni, fare il ritiro. Non averlo fatto l’anno scorso mi ha condizionato per il resto della stagione, infatti. La serie B è un campionato molto livellato, faranno la differenza i dettagli e i valori morali. Chi farà sì che questi due fattori diventino punti di forza, farà un grande campionato. Giocheremo con la consapevolezza di lavorare bene in settimana. Un errore da evitare per fare una stagione più tranquilla? Ero molto, molto preoccupato, quando ci trovavamo all’ultimo posto in classifica. De Zerbi ha detto una cosa che mi è piaciuta molto: una squadra forte deve avere autostima alta, rappresentare quasi la presunzione. Noi l’asticella l’abbiamo superata molto e credo che poi abbiamo fatto un capolavoro, perché cambiare la situazione in corso d’anno è difficile. Siamo stati bravi a raddrizzare una stagione molto complicata. Poi ai playoff è stato un peccato, perché la squadra aveva valori per fare qualcosa di più grande, ma siamo stati comunque bravi”. 

Quindi ha parlato Jay Idzes: “Sicuramente le sensazioni sono buone, ho avuto modo di parlare con i ragazzi, mi sono subito sentito in famiglia più che come un club. Ho molta passione, non mi piace perdere, sono un difensore che sa giostrarsi sia con una difesa a 3 che a 4. In questi tre anni vissuto benissimo con i Go Ahed Eagles avevo la sensazione di trovarmi in una famiglia anche lì. Dopo la promozione siamo riusciti a mantenere la categoria ed è stato un grande successo, perché gli Eagles non sono un grandissimo club, in Olanda.  Conoscevo già il calcio italiano, so che è una patria di grandi difensori come Bonucci e Chiellini. In Olanda c’è differenza rispetto all’Italia, come modo di intendere il gioco: si rischia di più, si gioca di più con la palla a partire dal portiere, in Italia si prediligono tecnica e tattica. Il mio obiettivo è farmi trovare pronto fin da subito per aiutare la squadra, voglio convincere fin dal primo allenamento per poter essere uno dei titolari e portare la squadra in serie A. Con mister Vanoli ho avuto un primo contatto: all’inizio ho avuto problemi di comunicazione perché sto ancora imparando l’italiano. Ma mi sono allenato da due giorni con la squadra, e ripeto: ho avuto buone impressioni. Mi piace lavorare con gente che ha passione, perché anche io ce la metto nel mio ruolo. Marco Modolo, qui presente? Ho avuto già modo di conoscerlo, è un ragazzo d’oro, come anche gli altri difensori”.

La nostra videointervista esclusiva al ds Antonelli