Jesse Joronen, portiere del Venezia FC, in una conferenza stampa - foto Notizieplus
Jesse Joronen, portiere del Venezia FC, in una conferenza stampa - foto Notizieplus

La conferenza stampa di Jesse Joronen, portiere del Venezia FC, dopo la sconfitta subita al Penzo contro la Reggiana.

Jesse, sicuramente fa sempre male perdere, ma particolarmente in questo modo. Secondo te, che cosa non è andato per il verso giusto?

”Si, è così. Noi forse sul 2-0 avremmo dovuto essere più bravi e più cattivi, mentalmente, per portare a casa il risultato. Questa purtroppo è la serie B. La Reggiana ha fatto un buon secondo tempo. Invece noi avremmo dovuto essere più veloci, tenere il ritmo più alto con la palla”.

Non sono state le settimane più felici per te, sportivamente parlando. Ma il bello della stagione deve ancora venire, che ne pensi?

”La vita di un calciatore è questa, dobbiamo cambiare testa molto velocemente, Certo, adesso siamo tutti arrabbiati, per questo risultato,  ma dobbiamo pensare ad Ascoli e riprendere i punti che abbiamo perso, partita dopo partita. Dovremo essere molto disciplinati, mentalmente”.

Che cosa vai corretto, dunque, rispetto a quello che si è visto oggi? 

“Non c’è solo una cosa, ma un cumulo di tante piccole cose. Dobbiamo, ripeto, essere piu bravi e più veloci, tenere il ritmo più alto. Abbiamo lavorato tantissimo, tutto l’anno, per essere in questa posizione, e dobbiamo continuare a rimanerci”. 

Sull’autogoal di Altare che cosa ti senti di dire?

”Non ho visto ancora, devo riguardare il video, per poi discutere affinché non si ripeta. Comunque noi siamo un gruppo molto unito e dobbiamo continuare ad esserlo, anche in situazioni molto difficili, perché questa è la nostra forza”.

Adesso come adesso non c’è il rischio che subentri un po’ delusione?

“Dobbiamo continuare la nostra strada. Ci alleniamo con intensità altissima e dobbiamo giocare continuando così. Dobbiamo guardare partita per partita”.

La sosta per gli impegni delle nazionali potrebbe aver inciso negativamente?

“No, non ci ha tolto energie. I professionisti di alto livello, comunque, non possono permetterselo”.