Nel corso della nottata, militari della Stazione Carabinieri di Meolo (VE) con il supporto di personale dei Nuclei Operativi e Radiomobili delle Compagnie di San Donà di Piave (VE) e Mestre nonché della Stazione Carabinieri di Spinea, hanno rintracciato a Marghera un cittadino albanese 42enne, destinatario di un ordine di custodia cautelare in carcere per “violenza sessuale continuata, lesioni personali pluriaggravate continuate e minacce” nei confronti dell’ex compagna italiana 34enne.

Le indagini sono partite da un intervento avvenuto nel corso dell’inverno scorso presso l’abitazione degli ormai ex conviventi in Quarto d’Altino (VE), laddove la donna presentava varie lesioni che inizialmente riferiva essersi provocata a seguito di una caduta accidentale dalle scale.

I Carabinieri hanno sin da subito nutrito forti dubbi sulla dinamica inizialmente esposta dalla donna ed hanno approfondito la vicenda nei giorni a seguire persuadendola, dopo le prime forti ritrosie, a fidarsi ed aprirsi.

Grazie proprio alla fiducia e speranza riposta nei militari dell’Arma, si è scoperta una realtà dei fatti condita da violenze e soprusi. La signora non era affatto caduta dalle scale bensì era stata dapprima colpita violentemente dall’uomo e poi gettata di peso e con veemenza dalla finestra del primo piano. È risultato anche un episodio di violenza sessuale commessa nei confronti della vittima. Appurato ciò, la signora è stata subito collocata e ospitata, con il suo consenso nonché con il maggior tatto possibile e tutta la sensibilità che il caso richiedeva, in una struttura protetta al riparo da altre potenziali angherie.

Una successiva perizia, disposta dall’Autorità Giudiziaria che nel contempo era stata informata dagli operanti, ha riscontrato la frattura di due costole e del distacco del malleolo, un trauma cranico e contusioni multiple con una prognosi superiore a 40 giorni.

È stato appurato che l’uomo non era nuovo a fatti del genere tanto che era stato scarcerato pochi mesi prima per una condanna rimediata per maltrattamenti nei confronti di un’altra donna.

Nella sua ordinanza il GIP del Tribunale di Venezia – Dott. Andrea Battistuzzi– parla espressamente di “manifestazioni di assoluta e brutale prevaricazione” da parte dell’arrestato.

L’uomo si era allontanato dalla zona e, dopo minuziosa attività di indagine dei Carabinieri, è stato localizzato a Marghera e quindi tratto in arresto.

È emerso infine che l’indagato è anche destinatario di arresto provvisorio ai fini di estradizione emesso dal Tribunale di Kurbin (Albania) per una condanna a 6 mesi di reclusione per percosse e lesioni inferte nel 2013 alla moglie innanzi ai figli all’epoca minori.

L’uomo è stato quindi condotto presso la casa circondariale Santa Maria Maggiore di Venezia a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.