Riaperture, linee guida INAIL, CIG: questi sono solo alcuni degli argomenti toccati dal Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia,  nel corso della consueta conferenza stampa nella sede della Protezione Civile a Marghera.

Bollettino – Sono 31 in più rispetto a 24 ore fa i casi riscontrati di positività al COVID -19 in Veneto, che portano il totale di contagi dall’inizio dell’epidemia a 18.813. Lo riferisce il bollettino regionale. I soggetti attualmente positivi sono 5.020, con un calo di 170 unità  rispetto a ieri. Le persone poste in isolamento domiciliare sono 4.512. I decessi sono 1.712, purtroppo con il segno + 26 rispetto a ieri. di questi, in tutto 1.281 sono mancati in ambito ospedaliero. Negli ospedali sono ricoverati 645 pazienti (-43 rispetto a ieri), di cui 364 positivi e 281 negativizzati; nelle terapie intensive vi sono 69 pazienti, meno 2 rispetto a ieri, dei quali 30 positivi e 39 negativi; i dimessi sono 3.077.

CIG – Zaia ha annunciato: “Il cittadino si colleghi direttamente al portale Inps: questo abbiamo chiesto nella riunione di ieri sera, allo scopo di capire se, chi si trova in Cassa Integrazione, non abbia ancora ricevuto lo stipendio”. “Il Veneto è la prima regione, dati Inps, per lavoratori interessati e domande  – gli ha fatto eco l’assessore Elena Donazzan  – Il 30% degli interessati ha avuto quanto gli è dovuto. Si tratta di  una percentuale molto, molto bassa. Perché questo strumento non è utile per gestire l’emergenza Coronavirus. I presidenti hanno proposto al Governo di semplificare le procedure, che aziende e lavoratori abbiano un unico interlocutore nell’Inps, la Cig è competenza dello Stato”.

Riaperture – “La partita delle riaperture di lunedì 18 maggio è più importante di quella del 4 maggio, questo dobbiamo ricordarlo. A tal scopo – ha detto Zaia – Noi vogliamo riaprire bar, ristoranti, spiagge, attività commerciali, servizi alla persona, centri sportivi, palestre e piscine, se il Governo ci darà la delega. L’ordinanza porterà la mia firma e lo faccio sapendo che i veneti sono cittadini responsabili: possiamo riaprire, ma solo in sicurezza e con l’aiuto di tutti.D Pertanto, se lunedì 18 vedremo qualcuno senza mascherina, avremo diritto di arrabbiarci ancora di più”.

Linee guida INAIL  – “Sto facendo una battaglia civile, serena, affinché non siano applicate le linee guide dell’Inail. O che siano applicate solo in mancanza di alternative, cioè in mancanza di linee guida delle Regioni, stilate dai dipartimenti della prevenzione. Perché per alcune attività diventa imbarazzante: per esempio, pensiamo ai 4 metri da tavolo a tavolo nei ristoranti. Penso anche alle spiagge, che per noi sono vitali, e alla distanza fra ombrelloni. Nel nuovo Dpcm dovrà essere quindi essere scritto che si applicheranno le linee guida Inail qualora non vi siano linee guida regionali. Se il Dpcm invece sarà rigido sulle linee Inail, allora sarà il disastro, potrà ripartire niente. Ma se invece tali linee rimarranno, firmerò comunque”.

Di Maio – “La nostra Regione ha già perso 50mila posti di lavoro, che di certo non si possono ricostituire in poche ore. Di questi,  35mila vengono dal mondo del turismo. Poi leggiamo, non certo senza imbarazzo, dei corridoi dalla Germania alla Croazia, e mi chiedo il ministero degli Esteri che cosa stia facendo? Di Maio cosa sta facendo?”.