Luca Zaia anche oggi, nel consueto punto stampa, ha approfondito la questione della riapertura. “Per ora da parte del Governo non è stata presa alcuna decisione sulla questione della fase-2. Spetta a Roma dire cosa fare. La posizione della Regione è la seguente: se il Governo decide che si può riaprire, noi siamo pronti, ma il piano deve essere approvato tramite un accordo tra le parti sociali. Questo percorso deve essere fatto. Quando si parla di fase-2, inoltre, dobbiamo pensare ad una situazione in cui il virus c’è sempre, non sparisce, ci dobbiamo convivere. Allora qualcuno potrebbe dire che sarebbe opportuno aspettare. E su questa affermazione noi rispondiamo che dobbiamo fare come è stato in Cina ed in Corea, ovvero che dopo un tot di tempo si è tornati a riaprire. Il ciclo della fase importante del virus dura 70 giorni, dopo 6 settimane c’è il picco delle terapie intensive e poi c’è il calo dell’onda. Non è un atto irresponsabile se pensiamo di riaprire. Non è che se attendiamo una settimana in più siamo tranquilli che il virus non ci sia più. Che non passi l’idea che mettiamo a repentaglio la salute dei cittadini per il dio denaro. Questo non lo vogliamo noi, e neppure gli imprenditori. Ora aspettiamo le linee guida da parte del Governo”.
Avviso – “Attenti perché la morte è dietro l’angolo. Se potessi fare uno spot direi che questa sarebbe la frase da dire. Ma sappiamo che ci possono essere degli accorgimenti per evitare il più possibile di contagiarsi. Il primo è l’utilizzo della mascherina che non va appesa al collo per scaldarlo”.
Video disastroso – Il Governatore del Veneto è tornato a parlare del famoso video contro le mascherine prodotte in regione. “Il tema sulla efficacia delle mascherine non è il passaggio della quantità di aria, ma il filtraggio. L’erborista che ha realizzato il video ha fatto una operazione disastrosa a livello civile. Ha creato il panico tra la gente. Anche le altre mascherine allora hanno lo stesso problema”.