Il Bra Day,  la giornata internazionale per la consapevolezza della ricostruzione mammaria, si celebra quest’anno il 16 ottobre. In occasione dell’evento le Unità Operativa di Chirurgia Plastica e Senologia dell’Ospedale di Treviso,  con il patrocinio della SICPRE (Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica) e in collaborazione con la LILT (Lega Italiana per la Lotta Contro I Tumori) eseguiranno visite gratuite per sensibilizzare ed informare sulla diagnosi e prevenzione del tumore mammario e le opportunità ricostruttive  a seguito di interventi oncologici sul seno.

Dalle ore 9.00 alle ore 15.00, nel camper della Lilt, posizionato all’ingresso dell’ospedale Ca’ Foncello, i medici della Breast Unit saranno a disposizione per una valutazione  o per informazioni sulla chirurgia  in ambito mammario.

“Sono oltre 300 ­ – spiega il direttore dr. Giorgio Berna – le ricostruzioni che ogni anno vengono eseguite dalla Unità Operativa di Chirurgia Plastica e Ricostruttiva, in collaborazione con l’Unità di Senologia diretta dal dr. Paolo Burelli che ci ricorda come sia di 500, il numero di nuovi casi l’anno per cancro mammario. La richiesta di ricostruzione è quindi molto forte e sentita”.

L’ospedale di Treviso è un punto di riferimento all’avanguardia, basti pensare che qui sono nate alcune tecniche che oggi permettono di eseguire in circa il 50 % delle nostre pazienti, la ricostruzione immediata.

“La diagnosi di tumore alla mammella – sottolinea il direttore generale, Francesco Benazzi – porta con sé tutta una serie di problematiche che vanno al di là della neoplasia in sé.  Una donna deve confrontarsi non solo con la sofferenza fisica, ma anche con la paura di perdere la propria femminilità. L’asportazione di un seno o di una parte di esso, può alterare la percezione che la paziente ha di sé, della propria immagine e della propria autostima.  Per questa ragione la Chirurgia Plastica e Ricostruttiva rappresenta una tappa fondamentale di un delicato percorso che comprende non solo la guarigione fisica della donna , ma anche quella emotiva e psicologica. “La mastectomia mi ha salvato la vita, la ricostruzione l’ha resa degna di essere vissuta”, mi ha detto recentemente una nostra paziente, al termine del suo percorso di cura. Tengo a sottolineare l’importanza dell’iniziativa del 16 ottobre, realizzata dai nostri specialisti in collaborazione con la Lilt”. 

L’iniziativa rientra nell’ambito della campagna “Nastro Rosa“ per la sensibilizzazione sul tumore al seno:  “La sinergia con gli specialisti della Breast Unit è più che mai forte – ricorda il presidente della LILT Alessandro Gavacontinuano  infatti grazie alla collaborazione tra Lilt  e Ulss 2 i  progetti dedicati alle donne colpite dal tumore al seno in tutto il territorio provinciale“.