Oggi è la giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Dagli haters virtuali sul web agli aggressori in carne ed ossa nella realtà di tutti i giorni, dalla svalutazione economica sul lavoro al mobbing quando si rimane incinte: la violenza sulle donne assume molte forme, a volte sottili, a volte più esplicite, sia nel privato che nel pubblico, e impoverisce il potenziale dell’intera società e del mondo del lavoro.

Nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il 25 novembre, CNA Treviso accende i fari su di un problema che, anche nella nostra provincia, è ben lungi dall’essere risolto.

«Il lockdown di marzo e aprile ha inasprito i conflitti nelle famiglie e sono aumentati i casi di violenza di genere. L’instabilità sociale e l’incertezza economica, l’ansia per la propria salute rende più fragili le persone e aumenta l’aggressività contro gli altri. A farne le spese sono il più delle volte le donne, non solo giovani, e i bambini – denuncia Mariarosa Battan, presidente di CNA Pensionati di Treviso e storica attivista nella battaglia per le pari opportunità -. Serve un lavoro continuo di diffusione della cultura della tolleranza, dell’amicizia, della solidarietà, della condivisione in tutte le sfere della nostra vita».

Nel periodo marzo-aprile 2020, durante il lockdown, nonostante si sia registrata una flessione dei reati rispetto allo stesso periodo del 2019, i femminicidi non hanno mai ceduto il passo e il numero delle vittime femminili, solo nel primo semestre del 2020, è cresciuto, arrivando al 45% del totale degli omicidi. Secondo i dati Istat, tra marzo e giugno del 2020, il numero delle chiamate sia telefoniche sia via chat al numero verde antiviolenza è più che raddoppiato rispetto allo stesso periodo dell’anno 2019 (+119%) passando da 6.956 a 15.280. Nell’anno in corso i femminicidi che si sono registrati nel nostro Paese sono 60, nel 2019 erano stati 73, nel 2018 74. Dati che fanno riflettere.

«La società cambia, se ognuno fa la sua parte nel posto in cui è collocato – continua Battan -. La cultura del rispetto e della valorizzazione della diversità, rende le imprese, i territori e le comunità umane più competitive. C’è bisogno di maggior presenza femminile nelle sfere della governance anche del nostro territorio: i vertici del potere economico, politico, dell’informazione e della rappresentanza. Solo una maggior presenza di donne nei posti di vertice della società porterà, nel tempo, l’auspicato cambio di mentalità e l’eliminazione della violenza contro di esse».

La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne è stata ufficialmente istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 17 dicembre 1999 con la risoluzione 54/134 che richiamava i principi espressi nella risoluzione 48/104 del 23 dicembre 1993 sull’eliminazione della violenza contro le donne.

Tale documento riconosce che la violenza contro le donne rappresenta, storicamente, la manifestazione della disuguaglianza tra i generi che ha portato nel tempo gli uomini alla dominazione e alla discriminazione nei confronti delle donne. Fenomeni che hanno ostacolato l’avanzamento delle donne nella società, spesso ponendole in posizioni di subordinazione.

Per questi motivi l’Assemblea ha ritenuto urgente il bisogno di istituire una giornata per ricordare che la violenza perpetrata sulle donne costituisce un ostacolo all’uguaglianza, la sicurezza, la libertà, l’integrità e la dignità di tutti gli esseri umani.

È stato scelto quel giorno per commemorare le “Sorelle Mirabal“, tre donne uccise il 25 novembre del 1960 nella Repubblica Dominicana per essersi opposte alla dittatura di Rafael Trujillo, presidente che aveva governato il paese centroamericano dal 1930 al 1961.

Il 1522 è un servizio telefonico pubblico promosso dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Il numero è attivo 24 ore su 24, gratuito sia da rete fissa che mobile, e accoglie con operatrici specializzate in richieste di aiuto e sostegno per le vittime di violenza e stalking.

Per avere aiuto o anche solo un semplice consiglio, chiama adesso il 1522.