In occasione dell’8 marzo il Servizio Epidemiologico dell’Ulss 2, diretto dal dottor Mauro Ramigni, ha predisposto una “fotografia” dello stato di salute delle assistite.

“Siamo un’Azienda “rosa” nella quale oltre il 75% delle dipendenti è donna – sottolinea il direttore generale, Francesco Benazzi -. In occasione della Festa della donna, oltre che rivolgere un sentito ringraziamento alle tantissime professioniste che fanno parte della nostra squadra, abbiamo voluto tracciare il quadro dello stato di salute della popolazione femminile. Il quadro che ne emerge evidenzia come le donne nella nostra Ulss godano, mediamente, di un buono stato di salute e di come siano state forse in grado di superare in maniera migliore rispetto agli uomini questi due anni di pandemia, nonostante si siano dovute frequentemente far carico di situazioni familiari e lavorative particolarmente impegnative. La fotografia tracciata evidenzia, invece, come possibili criticità per affrontare le quali metteremo in campo tutte le possibili soluzioni: l’invecchiamento della popolazione e il conseguente carico di malattie croniche (è un fenomeno che interessa tutti e due i sessi, ma avrà una componente femminile molto più ampia); il disagio psicologico post pandemia, che appare riguardare maggiormente le donne rispetto agli uomini; il perdurare di situazioni di violenza, che spesso faticano ad emergere e che non mostrano segni di diminuzione. 

Demografia

Circa 450.000 donne vivono nella provincia di Treviso, di queste 16.500 hanno meno di 5 anni e 21.000 più di 84. La classe di età più rappresentata è quella delle nate tra il 1968 e il 1972 (37.500).

L’aspettativa di vita alla nascita è 86,1 anni.

Ogni 100 ragazze con meno di 15 anni ci sono 188 donne che ne hanno più di 64. Se l’andamento demografico di oggi continuerà tra 10 anni saranno 269. Ancora, nel 2030 la popolazione totale femminile diminuirà un po’ (circa 443.000 donne) ma le donne di 85 anni e più saranno 25.000 (+19% rispetto ad oggi).

Salute percepita

In provincia di Treviso 3 donne su 4 rispondono “Bene” o “Molto bene” alla domanda “Come va in generale la sua salute?”. Questo valore diminuisce con l’età, come è facile aspettarsi, ma anche con l’abbassarsi del titolo di studio (rispondono bene/molto bene l’87% delle laureate, ma solo il 63% delle diplomate in terza media) e con l’aumentare delle difficoltà economiche (80% di chi non ha difficoltà economiche contro il 44% di chi ne ha molte). Negli uomini queste differenze sono molto meno evidenti.

Screening

La nostra Ulss offre 3 campagne di screening organizzato, 2 delle quali rivolte solo alle donne (cancro della mammella e della cervice uterina) a cui si aggiunge quella per il colon retto.

Queste azioni raggiungono la grande maggioranza della popolazione.