Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari Forestali e del Turismo ha premiato la capacità della Regione e dei Consorzi di bonifica veneti di garantire la massima efficienza possibile alle infrastrutture di adduzione e distribuzione della risorsa idrica irrigua. Lo ha evidenziato l’assessore regionale all’agricoltura e alla bonifica Giuseppe Pan illustrando, nella sede di Avepa a Padova, opere, progetti e piano di investimenti insieme al presidente e al direttore di ANBI Veneto (Unione regionale dei Consorzi di bonifica) Giuseppe Romano e Andrea Crestani.

Delle 19 proposte progettuali ammesse a finanziamento nell’ambito degli investimenti in infrastrutture irrigue del Programma di Sviluppo Rurale Nazionale (PSRN) 2014-2020 ben 6 Consorzi di bonifica veneti hanno visto riconosciute le loro proposte per la realizzazione di un totale di 11 interventi irrigui, per un contributo complessivo di quasi 91 milioni di euro. “Questo colloca il Veneto in prima posizione a livello nazionale, in quanto destinataria di un terzo dell’importo complessivo messo a bando attraverso un complicatissimo sistema di punteggi”, ha sottolineato Pan.

“E’ stata particolarmente premiata – ha aggiunto – la capacità progettuale dimostrata dai Consorzi di bonifica veneti che, in pochissimo tempo, hanno presentato progetti esecutivi, già completamente istruiti per quanto riguarda le diverse autorizzazioni e ritenuti ammissibili al finanziamento, soprattutto per quanto attiene il risparmio della risorsa idrica”.

Grande soddisfazione è stata espressa anche dal Presidente di ANBI Veneto Romano. “i Consorzi di Bonifica veneti – ha detto – dimostrano di essere i più attivi ed efficienti anche nella capacità di recuperare finanziamenti. Basti pensare che, per quanto riguarda il PSRN sono stati presentati a livello nazionale 84 piani e dei 19 finanziati 6 sono piani dei consorzi del Veneto. Su 283 milioni di risorse disponibili, oltre 90 sono andati al Veneto per opere irrigue fondamentali”.

Il direttore dell’ANBI Crestani ha parlato di un grande lavoro di squadra. “I Consorzi del Veneto sono riusciti a recuperare finanziamenti per progettualità che interessano ben 15 mila ettari di territorio. Siamo riusciti a fare un ottimo lavoro, ma non intendiamo fermarci qui. La sfida ora è riuscire a ottenere risorse per le altre opere non finanziate. Si tratta di progetti definitivi e già cantierabili, particolarmente utili nell’ottica del risparmio idrico e quindi per affrontare periodi siccitosi sempre più frequenti a causa dei mutamenti climatici.”

Altra importante assegnazione di risorse ai Consorzi di bonifica veneti è quella del Piano invasi. “Parliamo di 23,450 milioni, ha ricordato l’assessore. “Di questi, 20 milioni sono stati destinati al Consorzio di bonifica di 2° grado Lessinio Euganeo Berico per la manutenzione del canale artificiale LEB che veicola le acque di qualità derivate dall’Adige, garantendo la riduzione del rischio di siccità e la vivificazione della rete superficiale in una vastissima area della pianura a nord dell’Adige”.

A questi fondi, si aggiunge il finanziamento di 46 milioni di euro al Consorzio di bonifica Adige Euganeo da parte del MIPAAFT nei primi mesi del 2018, per la realizzazione della condotta irrigua sotterranea alternativa al Fratta-Gorzone che assicurerà acqua pulita ai campi e agli allevamenti delle terre contaminate dai Pfas, dalla Bassa Veronese al Basso Vicentino alla Bassa Padovana.

“Le risorse stanziate a favore del Veneto nel corso del 2018 superano quindi i 160 milioni di euro – ha concluso Pan – e vanno a finanziare gli interventi che la Giunta regionale aveva individuato come prioritari per il territorio nell’ambito del provvedimento di approvazione del Piano Irriguo Regionale.”