Il trainer verrà utilizzato per l’addestramento di medici, ostetriche e studenti

 

La nascita è un momento importante della vita di ognuno, e nascere “bene” o “male” ne può condizionare il futuro. Tra le complicanze del travaglio-parto a maggior impatto sulla salute neonatale ci sono la distocia di spalla, il parto vaginale in presentazione podalica e il parto operativo, con ausilio, quindi, di ventosa. Eventi, questi, che si presentano più o meno frequentemente, ma che se non affrontati con competenza ed efficienza possono mettere gravemente a rischio la salute e la vita del nascituro. 

Grazie alla generosità dell’azienda Labomar di Istrana al Dipartimento Materno-Infantile dell’Ulss 2 è arrivato Sophie’s Mom, modello di bacino e neonato ideato appositamente per il training degli operatori sanitari proprio su questi eventi più rischiosi. A presentare il simulatore e dimostrarne le funzionalità, oggi, a Villa Carisi, alla presenza del direttore generale, Francesco Benazzi, il fondatore e amministratore delegato di Labomar, Walter Bertin, e il direttore dell’Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Treviso e del Dipartimento Materno-Infantile Ulss 2, Enrico Busato, coadiuvato dalla dr.ssa Monica Zannol, dal dr Tommaso Vezzaro e dalla coordinatrice ostetrica Mery Bottarel. 

Sophie’s Mom è un manichino progettato per la simulazione del parto cefalico, podalico e distocia di spalla, in maniera molto pratica e di facile utilizzo, ed è costituito da un bacino e un neonato in grado di simulare tutti i movimenti che vengono effettuati dal piccolo, realizzato con materiali che riproducono in modo altamente realistico i tessuti umani al fine di rendere l’esperienza del parto più verosimile. Il nuovo dispositivo permetterà di realizzare dei laboratori per medici e ostetriche, in cui effettuare addestramenti in sicurezza sulla gestione di parti complessi od operativi. Laboratori che saranno disponibili per gli operatori di tutti e cinque i Punti Nascita dell’azienda sanitaria e per gli studenti di Medicina e Chirurgia e di Ostetricia che vorranno migliorare le abilità tecniche necessarie per affrontare queste importanti patologie del travaglio. Non solo, le esercitazioni saranno utili anche per i professionisti di altre Unità operative, come, ad esempio, gli operatori del SUEM, che possono dover affrontare un travaglio-parto in circostanze particolari come il tragitto in ambulanza. Le sessioni di training si terranno due volte al mese, offrendo l’opportunità agli operatori di prenotarsi in base alle disponibilità per esercitarsi sotto la guida di tutor formati sia nell’assistenza al travaglio-parto, che nell’organizzazione di laboratori di simulazione per garantire ai discenti un elevato livello di insegnamento. 

“Negli ultimi anni le nostre équipe medico-ostetriche hanno visto l’inserimento di numerosi giovani professionisti, pertanto abbiamo ritenuto indispensabile offrire loro momenti di addestramento in sicurezza attraverso l’utilizzo di manichini per la simulazione degli eventi più rischiosi. Grazie al nuovo modello di bacino e neonato potremmo realizzare dei laboratori per in cui gli operatori potranno esercitarsi nella gestione dei parti più complessi in totale sicurezza. Avere Sophie’s Mom in reparto sarà sicuramente di grande vantaggio per tutta l’équipe che potrà utilizzarlo ogni qualvolta se ne presenti l’opportunità ”, il commento del dr Enrico Busato.

“La lunga amicizia e la profonda stima che nutro per il dottor Francesco Benazzi e il dottor Enrico Busato, nonché le numerose occasioni di dialogo e di confronto, mi hanno reso particolarmente sensibile all’importanza di rispondere alle necessità del suo reparto. Del resto siamo consapevoli delle sfide che i medici sono chiamati ad affrontare ogni giorno, tra queste il delicato momento del parto. Il nostro contributo, in questo senso, rappresenta l’impegno di Labomar nel supportare i professionisti della salute attraverso un’adeguata formazione”, dichiara il dott. Walter Bertin.

“Ringrazio Walter Bertin e Labomar per aver voluto effettuare questa donazione alla nostra azienda, che sarà di grande vantaggio, oltre che per i nostri professionisti, anche per la comunità tutta. Il training dei nostri medici, ostetriche e futuri professionisti che si dedicheranno al delicato momento della nascita è, infatti, di fondamentale importanza per garantire la migliore assistenza possibile alle future mamme che scelgono i nostri Punti Nascita per dare alla luce i loro bambini. Una delle priorità dell’Ulss 2 è proprio quella di offrire ai nostri operatori un aggiornamento continuo, anche alla luce delle innovazioni in campo medico e sanitario”, commenta il direttore generale, Francesco Benazzi.