Il progetto europeo “Theory of Change” è coordinato dalle cooperative Una casa per l’uomo e Kirikù e coinvolge 20 bambini e circa 150 adulti della Marca

 

Il progetto Theory of Change (ToC) (n.: 101141204) è iniziato nel marzo 2024 e ha una durata di 30 mesi. È cofinanziato dall’Unione Europea e dal Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (AMIF). È attuato da CODECA (Cipro), UCPU, KIRIKU e IRC (Italia), EVROPAIKI EKFRASI e SOCIAL HACKERS (Grecia), INERCIA DIGITAL (Spagna) e NORDIC INSTITUTE (Svezia). Il progetto affronta le sfide che i bambini migranti devono affrontare per integrarsi nelle comunità ospitanti, con particolare attenzione all’istruzione e all’apprendimento della lingua.

Coinvolte in questo progetto sono la cooperativa Una Casa Per l’Uomo e la Cooperativa Kirikù, che mettono a disposizione le loro competenze rispettivamente nei settori della migrazione e dell’educazione, con un forte legame al territorio del Veneto. Entrambe le cooperative sono profondamente radicate nella realtà locale e dispongono di una vasta rete di attori territoriali, pronti a essere coinvolti per offrire una visione completa e integrata del fenomeno.

Il progetto si propone di potenziare il pensiero critico dei bambini migranti e di coinvolgere maggiormente i genitori nel loro percorso educativo, utilizzando il discorso e i “giochi retorici”. L’obiettivo è rendere educatori ed insegnanti capaci di utilizzare strumenti come i dibattiti per insegnare la lingua e i diritti dei bambini, facilitando così la loro integrazione nelle comunità locali. Attraverso questo approccio interattivo e creativo, si intende aiutare i bambini migranti a sentirsi parte attiva e consapevole del loro nuovo contesto sociale.

Nel campo dell’educazione, il dibattito è uno strumento potente per l’insegnamento e la comunicazione con gli studenti, in quanto promuove nei bambini la capacità di risolvere i problemi, il pensiero innovativo e migliora le loro capacità di comunicazione. Inoltre, li aiuta ad analizzare gli argomenti attraverso la ricerca e la creatività. Infine, l’impiego dell’approccio retorico nell’ambito della pratica educativa contribuirà in modo significativo allo sviluppo professionale degli insegnanti.

Il progetto è in linea con le iniziative della Commissione europea e con la Strategia dell’UE sui diritti dell’infanzia, che sottolinea l’importanza dei diritti di tutti i bambini, indipendentemente dal loro background migratorio. Tra gli obiettivi principali vi è quello di fornire una formazione completa a 300 bambini migranti, 100 genitori, 125 insegnanti/educatori e 50 operatori giovanili. Inoltre, verrà sviluppata una piattaforma interattiva online che fungerà sia da strumento educativo che da piattaforma di e-learning, trattando argomenti di orientamento dei bambini, empowerment, pensiero critico e attività di dibattito.

I beneficiari e i gruppi target comprendono bambini migranti di età compresa tra i 10 e i 18 anni, genitori, insegnanti, educatori e professionisti come psicologi e assistenti sociali che lavorano a stretto contatto con i bambini.

Obiettivi del progetto sono il miglioramento delle competenze linguistiche dei bambini migranti e le capacità di pensiero critico, l’aumento del coinvolgimento dei genitori nell’educazione dei figli, il rafforzamento delle capacità degli educatori, degli insegnanti  e degli operatori giovanili, infine la promozione della comprensione interculturale.

In questi mesi, le due cooperative Una casa per l’uomo e Kirikù hanno lavorato intensamente alla raccolta di dati tramite interviste e focus group, con l’obiettivo di elaborare un report nazionale sulle difficoltà e sfide che i minori stranieri e le loro famiglie incontrano nell’apprendimento della lingua e nell’accesso al sistema scolastico. I dati raccolti includono 30 interviste approfondite con minori migranti e con i loro genitori, 8 focus group con gli stakeholders del territorio, nonché 100 questionari. In particolare, sono stati coinvolti insegnanti, educatori, mediatori, assistenti sociali e rappresentanti di enti territoriali per garantire una visione olistica e completa del fenomeno.

I dati nazionali saranno poi confrontati con quelli degli altri partner, al fine di redigere un report unico a livello europeo. Questo includerà i risultati delle interviste, delle discussioni dei focus group e le opinioni degli attori del territorio che permetterà di approfondire le sfide specifiche e gli ostacoli che i minori migranti affrontano nell’apprendimento della lingua e nella loro integrazione sociale.

Queste attività sono state progettate per raccogliere preziose intuizioni da parte di attori chiave, tra cui bambini, genitori, educatori e tutori, permettendo al progetto di identificare i bisogni più urgenti e le difficoltà nell’inclusione educativa e sociale dei minori migranti.

Da qui si avvierà la sperimentazione di metodologie innovative che si integreranno con quelle già utilizzate nelle scuole, permettendo di testare nuovi strumenti per affrontare le barriere linguistiche e sociali dei minori migranti. Questa metodologia verrà condivisa con scuole e reti territoriali, rendendola uno strumento accessibile e utilizzabile da tutti.