Servizio n.2236: 29 Aprile 2009 - Treviso - TREVISO (Treviso) - Il vice sindaco di Treviso Giancarlo Gentilini presenta alla stampa il libro
Servizio n.2236: 29 Aprile 2009 - Treviso - TREVISO (Treviso) - Il vice sindaco di Treviso Giancarlo Gentilini presenta alla stampa il libro "Treviso che cambia" - 29.04.2009 Treviso, Ca' Sugana. Il vice sindaco di Treviso Giancarlo Gentilini presenta alla stampa il libro "Treviso che cambia". © Italo Greci/Unionpress - -

È venuto a mancare nel pomeriggio di oggi, all’età di 95 anni, Giancarlo Gentilini, già sindaco della città di Treviso. Figura di grande carisma e simbolo della politica locale, Gentilini ha segnato un’epoca nella storia di Treviso, lasciando un’impronta indelebile. ​ Eletto sindaco nel 1994, Gentilini ha guidato la città per due mandati fino al 2003, proseguendo poi il suo impegno come vicesindaco e consigliere comunale fino al 2023. Era conosciuto per la sua dedizione e il suo stile diretto oltreché per le tante opere realizzate in Città.

“È passato alla storia con il soprannome di ‘sceriffo’ ma, nel suo caso, il termine era molto riduttivo. È stato un uomo delle istituzioni prima ancora che un politico, un grande amministratore pubblico che negli anni della fine della prima repubblica ha saputo cogliere e intercettare i sentimenti della gente, di quello che chiamava ‘il mio popolo’, e grazie a questa dote come pochi altri ha saputo dare una risposta di buon governo a una città e diventare un modello per generazioni di sindaci in tante parti d’Italia. Tra i primi sindaci eletti direttamente, ha dato un’interpretazione di questo ruolo il più possibile vicino ai cittadini. Ha fatto la storia di Treviso e il Veneto ha avuto in lui una bandiera. Uomo di carattere, ha cambiato il corso della storia, non solo perché ha dimostrato che la Lega era un partito che poteva amministrare e farlo bene ma anche perché ha mutato l’approccio della pubblica amministrazione”.

Questi i pensieri del presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, nel ricordo di Giancarlo Gentilini.

“Gentilini ha sdoganato l’immagine della Lega nella pubblica amministrazione in anni in cui era tutt’altro che facile; da quando, nel 1994, con la sua candidatura è stato espugnato il comune di Treviso è stato l’inizio di una galoppata – aggiunge Zaia -. Lo ho conosciuto proprio in quei giorni, nel 1993, ed è nata un’esperienza comune. Negli anni che hanno visto lui primo cittadino di Treviso e me al vertice della provincia fino al 2005, si è cementata una fortissima intesa. Abbiamo condiviso una grande passione civile, l’impegno e l’ansia del cambiamento, la visione di un Veneto portato fuori dalle secche in cui lo aveva relegato la vecchia politica dei palazzi. Ha reso quegli anni indimenticabili; mi mancherà e, sono certo, mancherà a tanti”.

“Credeva nei trevigiani e nei veneti – conclude il Governatore – e anche ora che era lontano dalle stanze della politica, all’occasione non faceva mai mancare i suoi interventi e i suoi richiami, sempre attento e puntuale. Non posso dimenticare una delle sue ultime uscite, l’invito a rimanere e combattere che mi ha rivolto dalla stampa, insistendo che votare il presidente della Regione anche per un terzo mandato era una forma di rispetto dovuta ai cittadini. Ci sentivamo spesso e immancabilmente il 3 agosto per il suo compleanno. Ad ogni telefonata la voce è rimasta squillante e stentorea ed i suoi pensieri indirizzati al bene della città. Ora che è mancato non sarà più la stessa cosa”.

“Il nostro Leone è andato avanti”, le parole del sindaco di Treviso Mario Conte. “Negli ultimi giorni, purtroppo, le sue condizioni erano peggiorate a causa di alcuni acciacchi dovuti all’età. Perdiamo un grande uomo, un riferimento importantissimo per valori e capacità. Gentilini ha onorato il suo impegno dall’inizio alla fine, cercando di essere sempre presente nella vita amministrativa della Città con i suoi consigli e le sue segnalazioni anche dopo aver concluso il mandato amministrativo. Gli va riconosciuto, fra gli altri, il merito di aver cambiato il ruolo del sindaco in Italia, portandolo fuori dal palazzo e in mezzo alla gente. Ha scritto la storia, con il pragmatismo che è il marchio di fabbrica degli Alpini. Ci porteremo dentro il suo grande insegnamento, pronunciato nell’ultima seduta da consigliere comunale: “Dovete amare Treviso come l’ho amata io”. Questo era Giancarlo Gentilini: passione, energia, concretezza. Mi mancherà tanto. Ci mancherà tanto”. ​
L’Amministrazione comunale si stringe alla famiglia di Giancarlo Gentilini, alla moglie Maria e ai figli Antonio e Stefano in questo momento di dolore, ricordando con gratitudine un uomo che ha dedicato la sua vita al servizio di Treviso e dell’intera comunità.